Virginia Raggi,la sindaca di Roma, si scatena contro i frigoriferi vecchi e la presunta banda che passa il suo tempo a scaricarli ovunque, tutto per mettere in cattiva luce il suo operato. "Mai visto tanta spazzatura come adesso", ha dichiarato la Raggi. "Tutti questi frigoriferi sono stati messi apposta". Non sono i frigoriferi a gettare fango sul suo operato, ma il fatto stesso che si è lanciata su un carro di accuse inconsistenti, anzi, ha dimenticato un elemento chiave della situazione, la sospensione del servizio di ritiro. Già durante la campagna elettorale avrebbe dovuto sapere come si stava evolvendo la situazione tra la Ama e i vari servizi al cittadino, mentre questo dimostra che si è presentata alle urne e sulla sedia del primo cittadino di Roma, non sapendo molte cose.

Chissà cosa penserà la rete di questo brutto scivolone.

Virginia Raggi smentita dalla stessa Ama

L'Ama,società di smaltimento rifiuti di Roma, ha fatto presente sia sul suo sito e anche attraverso il numero verde apposito che il servizio di ritiro dei rifiuti cosiddetti "pesanti" come divani, frigoriferi, elettrodomestici vari e altro ancora, è sospeso dal giorno 17 giugno. I cittadini sono invitati a depositare tali prodotti presso le isole ecologiche e in maniera autonoma. Questo in attesa che si sblocchi la situazione e venga ripristinato il servizio di ritiro su prenotazione, come accadeva prima della data del blocco.

Indicazione non seguita

Il problema che affligge Roma dunque non è rappresentato da una banda segreta che vuole colpire Virginia Raggi, ma semplicemente ci sono molte persone che per non voler trasportare il prodotto alle isole ecologiche, trova (in maniera incivile) più comodo gettarle accanto ai cassonetti.

Ecco che si genera poi il problema dello smaltimentoe dell'inquinamento ambientale che non è visibile a occhio nudo, ma che comunque è decisamente nocivo.

Pratica di appalto arenata

Ama ha fatto sapere che il servizio di Roma è sospeso a causa del blocco delle operazioni di appalto, perché la gara per affidarlo non è andata a buon fine.

"La commissione valutatrice ha riscontrato l'inidoneità della documentazione presentata nelle due offerte ricevute". "Questa", spiega Ama, "è la ragione per cui non esiste al momento il servizio di ritiro". In pratica come dice gran parte della politica cittadina, più che cercare i complotti della "banda del frigorifero", Virginia Raggi dovrebbe pensare a occuparsi della situazione, far chiarezza sulle problematiche e spingere per il ripristino del servizio. La sindaca che ha già avuto diversi problemi fin dal suo insediamento, ha preso un'altra strada difficile da percorrere.