Questa mattina in Turchia sono stati arrestati undici esponenti del partito HDP (Partito democratico dei popoli), tra i quali i due leader Selahattin Demirtaş e Figen Yüksekdağ. L'accusa principale è quella di essere simpatizzanti del partito curdo PKK, etichettato dal governo turco e dalle istituzioni internazionali di essere un'organizzazione terroristica. Proprio per questo a loro non spettava più l'immunità parlamentare, fatto che ha facilitato il tentativo del governo di Erdogan di continuare con le epurazioni in seguito al fallito colpo di stato.

Questa operazione autoritaria si pone in continuità con gli arresti effettuati nei confronti di militantipolitici, magistrati, professori universitari e giornalisti, andando contro i diritti umani e i principi fondanti l'Unione Europea.

Il Partito democratico dei popoli

L'HDPnasce nel 2012 in seguito alla scissione del Partito della pace e della democrazia e si pone come obiettivo quello di sfidare la visione della politica turca della divisione tra turchi e curdi. Infatti, l'attuale governo di Erdogan sta perpetrando una politica di repressione nei confronti della minoranza curda, alimentando un clima di tensione già forte. Fa parte del Partito socialista europeo ed è membro dell'Internazionali Socialista, e ha come valori fondanti la democrazia partecipativa, i diritti della minoranze e l'egualitarismo.

Alle elezioni del 2015 riesci ad entrare in parlamento superando lo sbarramento del 10% e diventando il terzo partito della Turchia.

Le dichiarazioni dei rappresentanti europei

Le risposte dei politici europei non si sono fatte attendere. L'ambasciatore turco a Berlino è stato convocato per chiedere spiegazioni su quanto stesse accadendo.

Federica Mogherini, L'alto rappresentante per la politica estera e la politica di sicurezza dell'Unione Europea, ha affermato via twitter la sua preoccupazione chiedendo agli ambasciatori dei paesi europei presenti ad Ankara di valutare la situazione. Anche Gentiloni ha dichiarato che il rispetto dei diritti delle opposizioni parlamentari debba essere tutelato.

Autobomba a Dyiarbakir

Qualche ora dopo gli arresti a Dyiarbakir, città a maggioranza curda, è avvenuta una forte esplosione nei pressi di una sede della polizia, causando numerosi feriti.