Tutte le maggiori testate mondiali davano per certa la vittoria della Clinton con oltre 300 voti elettorali rispetto al suo rivale. Nonostante fosse appoggiata dalla maggior parte del mondo dell’informazione, nonostante sia stata appoggiata dalle più grandi personalità musicali americane come Lady Gaga, Madonna e Beyoncè, Hillay Clinton perde la sua corsa alla presidenza. Tale risultato, è una notizia che ha dell’incredibile soprattutto perché è stata fatta, da parte dell’establishment americano, una vera e propria campagna contro Trump, come per esempio l’esaltazione del suo maschilismo e le molteplici accuse di molestie sessuali nei confronti di diverse donne, descrivendolo quindi come un nemico del popolo.

Obiettivamente è stato trattato come un miliardario che non capiva nulla di Politica ma voleva farla a tutti i costi, ma che invece, contro ogni previsione, ha battuto la continuità con Obama, ha battuto Wall Street, ha battuto la Clinton, e ha vinto.

La Clinton non si presenta al discorso

Trump ha vinto in molti paesi con netto vantaggio, e dove ha perso, ha perso con uno stacco veramente lieve; inoltre, anche gli stati tradizionalmente democratici hanno appoggiato l’uomo. A pochi minuti dall’ufficializzazione della vittoria di Donald Trump, la Clinton decide di non presentare nessun discorso, lasciando invece il posto al capo elettorale della stessa, John Podesta, che si rivolge ai sostenitori della donna in questo modo: “Cari amici, so che siete stati con noi per molto tempo: Hillary ha rappresentato la vostra voce e il vostro entusiasmo: è stato molto significativo per noi il vostro appoggio.

Dobbiamo ancora contare bene tutti i voti pervenuti, ogni voto conta per noi. Vi consiglio di andare a casa e di rivederci domani. Siamo davvero orgogliosi per lei, ha fatto un lavoro eccezionale e ancora non è finita, lei è sempre stata presente per voi, siete nei nostri cuori, grazie tante.” Un messaggio che suona ipocrita, sia per l’invito di andare a casa a coloro che hanno aspettato fino a quel momento, sia per aver sottolineato una speranza che è senza dubbio irrealizzabile.

Il discorso di Trump

Sono le 2:42 am (orario americano): Donald Trump è il nuovo Presidente degli Usa. L’annuncio proviene dell’emittente Fox, che proclama Trump come il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti, con 274 voti dei grandi elettori. È lui il nuovo capo della Casa Bianca, nonostante le si accreditavano macchie incancellabili, segnate dagli errori del passato.

Il discorso di Trump è particolarmente avvincente: “Grazie, mi dispiace avervi tenuto in piedi fino a tarda ora. Ho appena ricevuto una telefonata dal segretario della Clinton: ha espresso le sue congratulazioni per la nostra vittoria, e io mi sono congratulato con lei per aver condotto una campagna con grande tenacia. Lei ha lavorato per un grande lasso di tempo e dobbiamo renderle grazie. Ora è giunto il momento di cicatrizzare tutte le divisioni, dobbiamo riunirci in un unico popolo. Lancio un appello: sarò il presidente di tutti gli americani. Dobbiamo lavorare insieme, rinnoveremo il sogno americano. Nessuno resterà indietro, nessuno verrà dimenticato. Sistemeremo le nostre periferie, ricostruiremo le infrastrutture del nostro paese, come i ponti e le scuole.

Milioni di cittadini torneranno al lavoro per costruire del paese, ci prenderemo cura dei nostri reduci di guerra. Non c’è sfida che non possa essere raccolta, dobbiamo essere ambiziosi. Noi porremo i nostri interessi in prima posizione, ma agiremo in modo giusto con tutte le nazioni.”