Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America. Il filippino Rodrigo duterte non tarda a far arrivare al tycoon le sue più sincere congratulazioni in merito alla vittoria e si augura che d'ora in avanti le relazioni tra Stati Uniti e Filippine possano migliorare. Di recente, però, Duterte aveva dichiarato di voler prendere le distanze dagli Usa, in favore di Cina e Russia.

Le recenti relazioni tra i due stati

La nota alleanza tra Usa e Filippine nell'ultimo periodo è stata messa in bilico, dal momento che Duterte, in visita in Cina, ha espressamente dichiarato di voler rompere i patti con gli Stati Uniti in materia economica, sociale e militare.

Il presidente filippino mira infatti a costituire una triade con Russia e Cina, anche andando incontro a compromessi circa la disputa sul Mar Cinese Meridionale.

Filippine, Russia e Cina idealmente contro il resto del mondo. La posizione di Rodrigo Duterte è stata piuttosto discussa dalle comunità filippine di tutto il mondo, specialmente da quelli residenti negli Usa. Molti filippini hanno a cuore gli Stati Uniti per gli aiuti che gli hanno prestato durante la guerra con Cina e Giappone e l'influenza americana è tuttora molto presente nella cultura dell'arcipelago.

Il possibile cambio di posizione

Non sarebbe la prima volta che il presidente Duterte mostra un repentino cambio d'idea in materia politica e il suo entusiasmo per la vittoria di Trump sembrerebbe suggerire un probabile passo indietro a favore di un proseguimento dell'alleanza con gli Usa.

Mentre in entrambi i due paesi il popolo è agitato dai recenti eventi, Trump adesso è ufficialmente il successore di Obama e la sua vittoria è stata data da 279 voti contro i 218 della Clinton, la quale adesso cerca di digerire la sconfitta. Camera e Senato a stelle e strisce in mano ai repubblicani, mentre il mercato registra cali già dalla prima giornata di Trump alla Casa Bianca.

Le comunità cristiane americane, d'altronde, si sono a loro volta dovute confrontare con due candidati non proprio in linea col pensiero cristiano, da un lato la democratica e dall'altro il 'razzista'.