Arriva la conferma ufficiale, senza tema di smentita: il dossier emailgate, che vedeva coinvolta la Clinton, è definitivamente archiviato. A comunicare la decisione dell'FBI - che sostanzialmente conferma le posizioni assunte nello scorso luglio - è il direttore dell'agenzia federale in persona, James Comey: in una lettera al Congresso, il numero 1 dell'intelligence Usa mette definitivamente fine alla vicenda che ha creato non poco imbarazzo, durante la campagna elettorale della ex first lady.

Una "perdonabile" leggerezza

L'utilizzo di un server di posta privato, di cui la Clinton si è servita durante il mandato di Segretario di Stato, si configura quindi come una leggerezza, per quanto discutibile, ma indubbiamente perdonabile.

Nessun reato è ascrivibile e, alla vigilia delle elezioni, questa notizia diventa focale, di fatto allontanando dalla Clinton ogni possibile impedimento. In una campagna elettorale come quella in atto, tra Trump e Clinton, basata quasi esclusivamente sui colpi di scena, sulle accuse e sulla teatralità- volta a sottolineare soprattutto comportamenti poco ortodossi -, le frecce all'arco di Trump sono rimaste davvero poche. E - infatti - il tycoon grida allo scandalo.

Un sistema truccato

La reazione di Trump non si è fatta attendere: in risposta alla decisione dell'FBI, il tycoon accusa il sistema di essere truccato, e di voler a tutti i costi proteggere la Clinton. Un ultimo colpo di coda, per cercare di contrastare il primato della ex first lady nei sondaggi, tentando di accaparrarsi il voto favorevole dei grandi elettori.

Saranno loro, infatti, a far pendere l'ago della bilancia: eletti dal popolo, determineranno chi sarà il prossimo Presidente Usa. Occorre il parere favorevole di 270 - tra senatori e deputati - per poter accedere allo scranno presidenziale: la metà più uno degli esponenti dello United States Electoral College.

Dal canto suo, la Clinton esprime enorme soddisfazione per la decisione dell' FBI; soddisfazione rafforzata dall'ovazione di esultanza espressa dai convenuti al suo comizio in Ohio.

A Cleveland, in occasione del suo ultimo bagno di folla, la Clinton è salita sul palco ma non ha commentato la notizia, che si era comunque già diffusa a macchia d'olio.