Mancano ormai poco più di due settimane al referendum costituzionale del 4 dicembre. Oggi, venerdì 18 novembre, è l'ultimo giorno nel quale è possibile rendere noti i risultati dei vari sondaggi effettuati. Chi sarà davanti, il sì o il no? A questa domanda rispondono le varie indagini condotte negli ultimi tempi, mentre impazza la campagna referendaria dei due fronti, pronti, attraverso i propri esponenti, a far valere le loro ragioni in comizi di piazza, ospitate in televisione e trasmissioni create appositamente per l'occasione. A questo proposito, vediamo i risultati di alcuni degli ultimi sondaggi condotti sull'argomento.

Sondaggi referendum costituzionale 4 dicembre, Il Fatto Quotidiano

Uno degli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto al referendum costituzionale del 4 dicembre è quello pubblicato oggi, venerdì 18 novembre, dal sito de Il Fatto Quotidiano. Secondo questa rilevazione, ad ottenere il maggior numero di voti sarebbe il No, forte del 32% delle preferenze degli intervistati. Il si fermerebbe al 26%. Un buon risultato, dunque, per chi preferisce mantenere la Costituzione così com'è. Bisogna però tenere conto di una non trascurabile fetta di indecisi. Tra questi, i propensi a votare No sono il 5,3%, quelli tendenti a votare Sì il 4,3%. C'è poi un 4,6% di intervistati che è indeciso in assoluto. Fa impressione il dato relativo alle persone che, a quanto dichiarato, sicuramente non andranno a votare.

La percentuale degli astenuti, secondo questo sondaggio, infatti, arriva a toccare il 28,7%.

Termometro Politico, ultimi sondaggi sul referendum costituzionale del 4 dicembre

Se la rilevazione del Fatto Quotidiano illustra una vittoria abbastanza netta del No, l'indagine condotta da Termometro Politico dà un quadro della situazione caratterizzato dalla massima incertezza.

In questo sondaggio, infatti, il fronte del No continua ad essere vittorioso, ma con uno scarto davvero esiguo, che apre la porta ai più svariati scenari in vista del referendum del 4 dicembre. Il No si trova al 23,27%, mentre il Sì si attesta al 22,73%, con meno di un punto percentuale di scarto. Anche in questo caso, considerevole la percentuale degli indecisi, al 12%, mentre la maggior parte degli intervistati, il 42%, dichiara che si asterrà. Da domani niente sondaggi. Le prossime percentuali saranno quelle dei risultati definitivi.