Roma - Il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, ha escluso che possa verificarsi l'ipotesi relativa al rinvio del referendum costituzionale, indetto per il 4 dicembre prossimo. La dichiarazione è stata resa al termine della riunione del Consiglio dei ministri, tenuta proprio per individuare i primi provvedimenti di urgenza dopo la drammatica sequenza sismica verificatasi nelle regioni Marche ed Umbria. È in atto una vera e propria "migrazione epocale". Il premier ha aggiunto che nessuno, finora, ha chiesto il rinvio delle consultazioni.

Renato Brunetta è tra gli esponenti politici di Forza Italia che ritengono lo spostamento della data del voto una ipotesi di fantapolitica. La necessità che si lavorasse per un eventuale rinvio del voto era stata lanciata dal presidente della commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, che aveva pubblicamente invitato a riflettere le istituzioni ed i cittadini intorno a due questioni: il momento di grave incertezza in cui vive il Paese e l'oggettiva difficoltà, anche organizzativa, di garantire alle migliaia di sfollati il normale accesso ai seggi elettorali.

Nei comuni colpiti dal Terremoto potrebbe risultare impossibile inserire i seggi elettorali, così gli aventi diritto dovrebbero recarsi in altre città, probabilmente in quelle dove sono attualmente ospitati, per esprimere il loro voto al referendum.

Tuttavia, per rendere praticabile questa strada, si renderebbe necessario adottare una serie di atti amministrativi da parte del Ministero dell'Interno e delle prefetture territorialmente competenti.

Resta da affrontare anche la problematica relativa all'esigenza di garantire il corretto funzionamento degli uffici elettorali comunali, che potrebbero essere chiamati a rilasciare migliaia di certificati elettorali andati deteriorati o dispersi durante gli eventi sismici.

La materia elettorale, in Italia, è disciplinata da una serie interminabile di disposizioni di legge, pertanto un piccolo errore procedurale sarebbe in grado di mettere in discussione il risultato referendario, tenendo presente che il terremoto ha coinvolto migliaia di elettori.