Il Vaticano ha avuto nella storia molto spesso un ruolo importante e sempre attivo e attento alle vicende terrene. Se con Benedetto XVI la Chiesa aveva una dimensione magari più intellettuale ed apparentemente distante dalle mere questioni materiali, con Papa Francesco si è visto di nuovo un ruolo molto incisivo in quanto alla comunicazione, almeno quando si tratta di parlare alle masse.
Il papa argentino non sta assumendo solo un ruolo mediatico, ma di vero e proprio mediatore in molte vicende internazionali delicate e spinose. Se da un lato è prevedibile un intervento della Chiesa sulla questione dei migranti in europa, dall’altro suscita un maggior interesse un conivolgimento diretto della Chiesa in questioni di diplomazia pura.
È noto infatti un coinvolgimento diretto del Vaticano nel facilitare la riapertura delle relazioni tra gli USA e Cuba, portando ad una storica riapertura delle ambasciate dopo la storica stretta di mano avvenuta mesi fa a Panama tra Papa Francesco e Raul Castro.
L’ultima esposizione chiara in questo senso è arrivata anche dal Venezuela, dove la Chiesa di Roma ha assunto in maniera molto decisa e determinata un ruolo di primo piano nel difficile dialogo tra il governo socialista del presidente Maduro e l’opposizione.
Pertanto sembra chiara la linea guida del pontefice, che vuole una Chiesa estremamente attiva ed impegnata, nella quale vediamo vescovi e cardinali negoziando attivamente tra le parti, ricordando l’impegno profuso da papa Giovanni Paolo II, soprattutto negli avvenimenti che culminarono con la caduta del muro di Berlino e con la scomparsa dell’Unione Sovietica.
Sarà interessante analizzare la posizione di Mosca riguardo a tali mosse della Chiesa. Che si sia favorevoli o contrari all’intervento del Vaticano, è indubbio che ora più che mai bisogna considerare quest’ultimo come un pedina importante nella complesso scacchiere internazionale.
Ma questo i russi lo hanno considerato senza dubbio, essendo abili in questo gioco che, tra l’altro, lo considerano un vero e proprio sport in patria.