E' stata presentata questa mattina la mozione di sfiducia nei confronti del ministro del Lavoro Giuliano Poletti dal M5S, Lega e Sinistra Italiana. La mozione è stata depositata in seguito alle affermazioni di Poletti riguardo i giovani italiani all'estero.

Nella mozione si legge infatti che il ministro "ha nelle ultime settimane dato prova di un comportamento totalmente inadeguato al suo ruolo, esprimendosi in più di una occasione con un linguaggio discutibile e opinioni del tutto inaccettabili". In particolare si fa riferimento alla dichiarazione del ministro riguardo la possibilità di evitare il referendum sul Jobs Act grazie allo scioglimento delle Camere, cosa che, secondo Sinistra Italiana "compromette la libertà di voto dei cittadini" e sulle ultime affermazioni "gravissime" sui giovani italiani che lavorano all'estero.

L'attacco di Speranza: "cancellare i voucher o sfiducia"

Ad attaccare duramente il ministro Poletti è stato Roberto Speranza, candidato contro Renzi alla segreteria del Partito Democratico, che, in una lettera all'Huffington Post ha definito indifendibili le parole del ministro sui giovani italiani che vivono all'estero. Speranza poi, rivolgendosi direttamente a Poletti ha detto che "bisogna far partire una iniziativa per cancellare i voucher", che sono "una nuova forma di precarietà", ed ha esortato Poletti a fare in fretta perchè "non si può aspettare un solo giorno di più. Se vuoi dimostrare che quella frase è stato solo un incidente hai una strada maestra per farlo". Speranza ha concluso dichiarandosi disposto a votare a favore della sfiducia verso Poletti se non verranno presi provvedimenti immediati sui voucher.

Altre accuse provengono da Luigi di Maio (M5S) che riferendosi a Poletti dice "vada via lui, non i giovani" e da Roberto Calderoli (Lega Nord) secondo cui "non esiste al mondo che resti in carica un ministro del Lavoro autore del disastroso Jobs Act e che insulta i nostri studenti".

La protesta dei Giovani Democratici: "le scuse sono inutili"

Ma a chiedere le dimissioni del ministro sono stati anche i Giovani Democratici, secondo cui Poletti sarebbe "l'ennesima persona che ha trattato con leggerezza e superficialità la difficile situazione dell'occupazione giovanile in questo paese." Secondo i giovani dem poi "le scuse sono inutili, perchè quello che per lei potrà rappresentare un piccolo inciampo politico, per la nostra generazione rappresenta invece una dolorosa quotidianità".

In un post su Facebook i giovani dem definiscono Poletti "un ministro del Lavoro che non solo non capisce o non vuole farlo, ma si permette con l'arroganza di chi ha ormai un posto sicuro nel mondo di insultare la dignità di tanti uomini e donne che si spaccano la schiena perchè quel posto sicuro non solo non ce l'hanno, ma rischiano di non averlo mai".