Abu Bakr Al Baghdadi, il leader dello Stato Islamico, potrebbe non essere morto mesi fa, come era stato detto dalle autorità americane. Il dietro front arriva dal Pentagono degli Stati Uniti. Venerdì scorso, prima di concludere l’anno 2016, Peter Cook, portavoce dell’istituzione di intelligence, ha detto alla catena di tv Cnn che nonostante tutte le operazioni della coalizione internazionale, sembra che Al Baghdadi è ancora vivo e continua a lavorare con Isis. “Pensiamo che Al Baghdadi è vivo e continua a guidare Isis. Ovviamente stiamo facendo tutto il possibile per monitorare i suoi movimenti”, ha detto Cook nell’intervista.

“Se abbiamo qualche opportunità – ha aggiunto -, lo porteremmo senza dubbi davanti alla giustizia”.

Il governo degli Stati Uniti duplicò la ricompensa a chi possa offrire informazione sul terrorista. Ora chi può fornire dati sul luogo di ubicazione del terrorista riceverà 25 milioni di dollari. Ma chi è questo jihadista e perché è così importante? Nel 2014 Isis pubblicò l’unico video sul capo dell’organizzazione e lì c’era Al Baghdadi con tunica oscura, barba copiosa e turbante. L’uomo è nato a Samarra, una città al nord di Bagdad, nel 1971. È stato alcuni anni in un carcere americano.