Corruzione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio, sono le ipotesi di reato contestate a Luciano D'alfonso, Governatore dell'Abruzzo ed esponente di spicco del Partito Democratico (PD), già segretario regionale.

D'Alfonso indagato insieme ad altre 15 persone

Le vicende che lo vedono coinvolto insieme ad altri 15, tra dirigenti regionali e imprenditori, riguardano la rigerenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria di alcune case popolari a Pescara e un altro avvenuto nella città di Penne. Carabinieri e polizia sono entrati questa mattina negli uffici della Regione anche per eseguire un ordine di esibizione di atti e documenti in merito alla vicenda della ristrutturazione di Palazzo Centi, importante costruzione barocca dell'Aquila, seriamente danneggiato dal sisma del 2009.

Appalto da 13 mln di euro

La ristrutturazione del Palazzo era stata annunciata con una conferenza stampa il 13 aprile del 2015, 13 milioni di euro il costo di una ricostruzione vinta a metà novembre del 2015, da un'azienda di Isernia dopo una lunga procedura per lavori di consolidamento strutturale a cemento degli impianti e di restauro, con una consegna prevista nel 2018. Per questa vicenda D'Alfonso non sarebbe indagato, ma oggi all'Aquila e a Pescara gli inquirenti hanno perquisito a lungo gli uffici regionali alla ricerca di nuovi elementi ed hanno prelevato faldoni e computer.

"Ritengo che la mia posizione sia assolutamente estranea a qualsivoglia fattispecie di reato e auspico in un espletamento rapidissimo di ogni indagine.

Ho fiducia nella Magistratura come ne avevo in passato" scrive D'alfonso su Facebook. Un chiaro riferimento ad un altro episodio giudiziario che l'ha coinvolto anche nel 2008 e che l'ha visto finire arresti domiciliari per concussione nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei cimiteri. Ma 5 anni dopo D'Alfonso fu assolto per non aver commesso il fatto.

Il M5S dona spazzaneve alla Regione Abruzzo

Nel giorno in cui un esponente del PD viene indagato, proprio all'Aquila il M5S, in presenza del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, ha consegnato una turbina spazzaneve da 220 mila euro donata alla Regione Abruzzo, il frutto di un fondo alimentato dal taglio dello stipendi dei consiglieri regionali pentastellati.