Da giorni si parla del decreto Milleproroghe. Infatti dopo il via libera del Senato dello scorso 16 febbraio, anche la Camera, con 249 voti, 147 contrari e 3 astensioni, ha approvato la legge di conversione sulla quale il Governo aveva messo la fiducia.
Sull’approvazione da parte del Senato si era espresso, a questo proposito, Sergio Boccadutri dicendo: "C'è stato un grave errore, a cui il Governo si è prontamente impegnato a rimediare quanto prima, anche per non incorrere nel rischio di una procedura di infrazione europea oppure una censura da parte della Corte Costituzionale”.
Tali norme andrebbero a ledere alcuni dei principi cardine dell'ordinamento italiano andando a violare il principio della certezza del diritto e la concorrenza nel settore dei servizi automobilistici regionali di competenza statale, riducendo l’offerta di servizi ai passeggeri.
Le conseguenze
E sono proprio i passeggeri quelli che avrebbero subito le maggiori conseguenze di tutto ciò, infatti questa vicenda aveva creato dello scontento nei cittadini in particolare per le sorti di flixbus, utilizzato da più di 3 milioni di italiani, in meno di due anni.
Si vociferava infatti che, entro una settimana, la legge sarebbe stata approvata, ma qualcosa è cambiato; resta valido l’emendamento Lanzillotta su taxi ed Ncc, ma su di esso il governo si è impegnato ad intervenire in tempi brevi per siglare un protocollo coi tassisti e per evitare il blocco dell’attività di Flixbus, la società di bus low cost.
L'azienda continuerà a prestare i servizi?
Sembra però che l'azienda potrà continuare a prestare i suoi servizi nelle numerosissime città italiane da lei servite. Il comfort di poter viaggiare a prezzi economici sembra essere ancora garantito ai cittadini che, sempre più numerosi, sono passati a usare questo servizio all'avanguardia.
L'attacco verso tale società nasce perché accusata di concorrenza sleale verso le altre aziende di trasporto non aventi piattaforma web. Tutto questo suonava assurdo per i cittadini e soprattutto per i dirigenti Flixbus che hanno vissuto attimi di sconforto nel venire a conoscenza di tali vicende, soprattutto perché la legge contro i servizi di trasporto che si muovevano su piattaforme web sembrava pronta ad essere approvata. La notizia era stata data per certa, ma poi tutto è nuovamente cambiato. L'emergenza è fortunatamente rientrata e, quindi, Flixbus avrà lunga vita anche in Italia.