In questi giorni si era parlato della possibilità che l'emendamento contro flixbus diventasse legge ed è stato davvero così. Il decreto Milleproroghe ha scelto di eliminare del tutto Flixbus, poiché ha deciso che diventeranno illegali tutte le piattaforme digitali (ritenute concorrenza sleale) che si occupano di trasporti, in modo da poter tutelare le altre aziende di trasporto privato non in possesso di piattaforme digitali. L'emendamento a breve diventerà legge rendendo l'Italia l'unico paese europeo a non usufruire di questo utilissimo servizio.
Tutto ciò causerà di sicuro dello scontento nei cittadini che hanno utlizzato tantissimo il servizio nel corso di questi pochi anni. I numeri infatti parlano chiaro, i clienti che Flixbus vanta in Italia sono ben più di 3 milioni in meno di due anni. I numerosi collegamenti, non solo nazionali, ma internazionali, insieme a dei prezzi irrisori sono stati il successo dell'azienda che ora si vede scavalcata da leggi che sembrano tutelare più i padroni che i cittadini.
Infatti a pestare i piedi alle aziende come Flixbus sono stati in particolar modo i senatori pugliesi, Tarquinio, Bruni, Perrone e D'Ambrosio Lettieri. Non solo loro si sono battuti contro Flixbus, ma anche Giuseppe Vinella che è il presidente nazionale dell'Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto viaggiatori), ma non è questo il punto, da sottolineare è che Vinella è anche l'amministratore delegato di Sita Sud srl e inoltre il consigliere delegato della Marozzi srl, due società del gruppo Finsita Holding Spa, dirette concorrenti di Flixbus.
Il conflitto di interesse appare ben chiaro, ma assurda sembra essere la facilità con cui tutto ciò è stato possibile. In una nazione dove tutto procede lentamente, provvedimenti come questi (che non vanno di certo a favore del cittadino) diventano quasi subito legge perché a spingere sono le persone giuste.
Questa vicenda non è stata al centro mediatico, molti forse non sapranno neppure di tali accadimenti, forse si renderanno conto di ciò solo quando sarà troppo tardi, quando i cittadini si troveranno nuovamente privati di un servizio funzionale e utile a tutti.
Le idee vincenti dei fondatori dell'azienda tedesca Flixbus non sembrano essere ben accette in Italia, nazione che forse non ha ancora capito il senso di meritocrazia e adattamento, nazione che affossa chi è più bravo slealmente senza mettersi a competere, facendo valere solo una cosa: il potere.
Chi ha potere, vince. È questo che ci stanno insegnando.