'Avete voglia di darmi una mano? C'è bisogno di tutti' questo l'appello lanciato dall'ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi che sottolinea, dalle pagine del suo blog.matteorenzi.it come il verbo del congresso e delle primarie del Partito Democratico non sarà 'Andatevene!' ma 'Venite'.

L'ex premier ritiene che non si debba aver paura della democrazia, soprattutto quando si fa parte di un partito denominato Partito Democratico.

Matteo Renzi, notizie oggi 15 febbraio 2017: 'Non si può aver paura della democrazia'

L'appuntamento è per il prossimo 10, 11 e 12 marzo al Lingotto a Torino per tutti coloro che vorranno sostenere la mozione congressuale.

Matteo Renzi vuole una discussione vera, per costruire il prossimo programma del partito, per vedere cosa ha funzionato e cosa, invece, è andato storto, per vedere di far meglio. L'ex sindaco di Firenze menziona la scuola, il lavoro, l'università, l'ambiente, la sanità, le infrastrutture, la giustizia e le tasse.

Certamente, le riforme di Matteo Renzi stanno ancora sullo stomaco a chi le ha dovute ingurgitare senza che il suo governo abbia minimamente ascoltato le contestazioni e le proteste da parte di chi, poi, le sue riforme le ha dovute ancor prima subire. Quante volte abbiamo sentito pronunciare da Renzi la frase: 'Andiamo avanti con le riforme', menzionando gli ormai famosi 'gufi'.

Renzi: 'Il grido scissione o congresso è un ricatto morale'

L'ex Presidente del Consiglio parla del grido 'o scissione o congresso' come se si trattasse di un ricatto morale: bisognerebbe, invece, accettare il congresso con responsabilità perchè 'se uno ha delle idee diverse, ha il dovere di proporle'. L'ex premier sottolinea come non sia la prima volta che dei compagni di partito alimentano tensioni all'interno del PD, cercando ogni pretesto per creare subbuglio.

Renzi ha scritto di aver girato molto per l'Italia, discutendo, ascoltando e soprattutto cercando di capire quelle cose che 'fino a 2 mesi fa vedevo solo blindate dai cerimoniali'.

E ora Matteo Renzi vorrebbe ripartire da zero. Troppo tardi, bisognava pensarci prima.