A una settimana esatta dalla chiusura del programma di Rai uno “Parliamone sabato”, condotto da Paola Perego, Vittorio sgarbi, attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, esprime la sua opinione circa le polemiche che hanno investito la situazione.

L’analisi dell’argomento

Lo storico dell’arte ed opinionista, afferma, all’inizio del filmato, di non capire chi sia l’offeso in questa situazione. Per Sgarbi la ‘categoria’ offesa sarebbe quella delle donne rumene, e l’ingiuria si sarebbe realizzata per puro razzismo. Secondo il punto di vista del noto opinionista, la vicenda si è consumata a causa degli stereotipi che vedrebbero le donne dell’est meno emancipate o evolute rispetto a quelle italiane.

Ovviamente così non è. Se tuttavia, per assurdo, lo fosse, Sgarbi rivolge un attacco alla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, chiedendo allora quale sia il motivo di ‘imbellirsi’ con tacchi, rossetti ed orecchini.

Le donne italiane come quelle rumene?

A questo punto, l’opinionista afferma che uomini e donne sono uguali in quanto persone, e che forse le donne si differenziano dagli uomini eccellendo in praticità, furbizia ed altre caratteristiche che vanno a loro vantaggio; si può anche ricordare che grazie al processo di emancipazione, fortunatamente esse non sono più oppresse e chiuse in casa. Tuttavia, se sentono ancora il bisogno di portare scomode scarpe coi tacchi, mettere lo smalto sulle unghie, truccarsi, è anche per piacere agli uomini.

Questi riti, secondo il ragionamento di chi ha mosso delle critiche, renderebbe le donne italiane come le rumene.

Le critiche a Laura Boldrini

E’ giunto dunque il momento cruciale della riflessione offerta da Vittorio Sgarbi, il quale afferma che la Boldrini dovrebbe rinunciare a quelle caratteristiche che accentuano la bellezza femminile, ma fintanto che anche lei si mostra per essere guardata e desiderata, il critico non capisce in cosa potrebbe differenziarsi da una donna dell’est.

Quando si parlava, in maniera spiritosa, del fatto che le donne rumene non indossano tute o pigiami era per intendere che esse hanno voglia di sentirsi e vedersi eleganti. Stesso desiderio che le accomuna anche alla Presidente della Camera. Si giunge così verso la fine della riflessione, verso l’idea secondo cui tutte le donne si curano per essere diverse dagli uomini, e soprattutto, perché non hanno paura del modello rumeno.

Allora è dunque tutta una fantasia, una bolla di sapone che ha creato contestazioni, e che ha umiliato unicamente le donne rumene. Tutte le donne possono prendersi cura di loro, e fare tutto ciò che le rende diverse da un uomo, non perché l’una è inferiore rispetto all’altro. Scambiare l’essere superiore o inferiore con la volontà di essere bella della donna, è testimonianza di ipocrisia. E questa, secondo Sgarbi, è solo un’altra occasione per Laura Boldrini, di mostrarsi ipocrita, rivendicando ciò che non dovrebbe essere rivendicato perché l’uguaglianza non è dettata dalla forma fisica o dal corpo, bensì dal fatto che sia l’uomo che la donna sono uguali in quanto esseri pensanti.