È stato proprio un giornalista del noto quotidiano francese "Le Figaro", a dare in pasto all'opinione pubblica una primizia in grado di scuotere convinzioni e certezze. In base a queste indiscrezioni, pare che i sostenitori di Marine Le Pen, in corsa per le elezioni presidenziali transalpine, siano molto più numerosi di quanto previsto inizialmente nei sondaggi accreditati.
Le cifre
Le percentuali evidenziate nel marzo 2017, vedono ora un brusco capovolgimento, passando dal 26,4% al 35% e comunque non meno del 30% a favore della Le Pen. Secondo queste previsioni quindi, ci si troverà di fronte a un vero finale al foto finish fra la leader del Front Nationale e l'altro candidato Marcon, fondatore di "En Marche!".
Non di facile soluzione saper interpretare le informazioni tanto da estrapolare quelle corrette. Il timore che questo incremento esponenziale dei consensi pro Marine possa influire negativamente sui mercati finanziari e le borse, è reale e fondato, palesando quindi la possibilità di un effetto "calmiere" da parte delle testate giornalistiche. Estendendo inoltre la visuale, gli effetti di queste rivelazioni non si limitano agli aspetti elusivamente economici, si spingono infatti in una sfera politica di maggiore portata. Le fazioni anti-europeiste di tutto il continente hanno preso vigore nell'apprendere dell'exploit del loro paladino
Scenari futuri
È sotto gli occhi di tutti l'importanza che avranno le elezioni francesi del 23 aprile e, in caso di ballottaggio, 7 maggio, nella stabilità del fragile continente europeo.
Per saggiare la direzione, le iniziative e intenzioni dei probabili cinque candidati, il 20 marzo è stato mandato in onda a cura del canale televisivo TF1 un vero e proprio faccia a faccia che li vedeva protagonisti. Macron, Fillon, Mélenchon, Le Pen e Hamon si sono confrontati sui temi caldi della campagna elettorale. Marine ha stupito la platea grazie ad una esposizione delle proprie posizioni immediata e fluida, senza lasciarsi trasportare in sproloqui tanto crudi quanto inefficaci.
Va comunque sottolineato che gli scandali dell'ultimo periodo hanno bagnato le polveri di alcuni contendenti, rendendo meno accesa la competizione.
Sondaggi successivi a questa tribuna elettorale hanno promosso le posizioni e la propaganda di Macron, considerato dal campione dagli intervistati, serio, convincente, affidabile.
Considerando l'ascesa di Marine Le Pen dell'ultima ora, è facile prospettarsi un duello con Macron al ballottaggio. Un duello su due modi di rapportarsi all'Europa stessa, uno rinnovatore, l'altro anti e populista. Proprio quest'ultimo aspetto influirà probabilmente sugli esiti del probabile ballottaggio, contaminato dal timore di una eccessiva deriva xenofoba e isolazionista. Jean-Marie Le Pen ne sa qualcosa.