Ha preso il via stamane, nel giorno di Pasqua, la nuova marcia per amnistia e indulto promossa dal Partito radicale. La manifestazione è cominciata davanti al carcere di Regina Coeli stamattina intorno alle 9, poi i manifestanti si sono mossi in corteo fino a piazza San Pietro in Vaticano. Si tratta della quinta marcia per indulto e amnistia organizzata negli ultimi tre anni dai radicali italiani che stanno continuando così la lotta di Marco Pannella avendo accanto anche Papa Francesco e diverse associazioni laiche e cattoliche. Assente, finora, è stata solo la politica.

I ddl per indulto e amnistia restano bloccati a Palazzo Madama, il governo non cambia la sua posizione contraria alle misure di clemenza generale per i detenuti ritenendo sufficienti contro il sovraffollamento carcere i provvedimenti ordinari adottati in questi anni.

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Quella di oggi è dunque l'ennesima manifestazione che "mira a ribadire la necessità di un'amnistia - si legge in un comunicato stampa dei radicali - perché le nostre istituzioni fuoriescano dalla condizione criminale in cui si trovano rispetto - spiegano - alla nostra Costituzione, alla giurisdizione europea, ai diritti umani universalmente riconosciuti e - sottolineano - alla coscienza civile del Paese".

I radicali, ancora una volta, denunciano che il tema del sovraffollamento carceri e dunque della necessità di misure straordinarie di clemenza generale ad efficacia retroattiva è "troppo trascurato dagli addetti, dai media e dall'opinione pubblica". Secondo i radicali viene sottovalutata l'importanza di una riforma della giustizia per "garantire al Paese - si legge nel comunicato stampa - la ripresa in ogni settore dell'economia".

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I radicali proseguono così la battaglia per la quale si è battuto negli ultimi giorni della sua vita Marco Pannella, incoraggiato anche da Papa Francesco che in più occasioni ha rilanciato l'appello per amnistia o indulto. Oltre al Pontefice, a favore di indulto o amnistia, "si sono espressi - hanno ricordato i radicali nel comunicato stampa di oggi - rappresentanti di primo piano della Conferenza Episcopale Italiana, di altre realtà del mondo cattolico e di associazioni laiche che da anni - hanno sottolineato - si battono per i diritti degli ultimi".

Sono rimasti però sostanzialmente inascoltati gli appelli di Papa Francesco, nessuna novità si è registrata in commissione Giustizia al Senato dove restano impantanati i quattro disegni di legge per la concessione dei provvedimenti straordinari di clemenza previsti dalla Costituzione italiana. Si attende inoltre che venga calendarizzata a Palazzo Madama la discussione sul disegno di legge costituzionale del senatore Luigi Manconi, dedicato a Marco Pannella e finalizzato a rendere più semplice e veloce l'iter legislativo per l'approvazione di misure straordinarie come amnistia e indulto.