Le reazioni di Berlino contro gli attentati jihadisti erano attesi. Soprattutto in vista delle elezioni legislative che si terranno il prossimo 24 settembre. Ieri sera il parlamento tedesco ha approvato un pacchetto di legge che prevede il divieto per le dipendenti statali che lavorano a diretto contatto col pubblico, di indossare il velo integrale. Misure legislative più dure volte anche a definire la lotta contro gli estremismi islamici; è stato anche previsto il braccialetto elettronico per i sospetti jihadisti.
Donne musulmane “svelate”
A non poter più usare il velo integrale, ma solamente durante l’orario di lavoro, saranno le donne musulmane che ricoprono incarichi come dipendenti o funzionari pubblici, tra cui sono comprese anche le donne giudice e le soldatesse.
Il ministro degli interni tedesco Thomas de Maizière ha così commentato l’approvazione della legge: “L’integrazione significa che noi possiamo indicare chiaramente e trasmettere ad altre culture i nostri valori e i limiti della nostra tolleranza”. La misura legislativa era attesa, sia in vista degli ultimi attentati sul territorio tedesco sia per limitare l’avanzata del movimento populista e xenofobo Alternative fuer Deutschland alle prossime elezioni.
Braccialetto elettronico per i sospetti jihadisti
Il Bundestag ha proposto anche il braccialetto elettronico, in modo che la polizia possa monitorarne gli spostamenti, per tutti coloro che sono sospettati di essere affiliati o di essere simpatizzanti della causa islamica e che sono ben noti alle forze dell’ordine.
Una misura restrittiva che limita la libertà di movimento dei “sospetti jihadisti” ma che potrebbe permettere di tirare almeno un sospiro di sollievo ai cittadini tedeschi. Il parlamento tedesco sembra aver tenuto conto del fatto che la maggior parte dei terroristi islamici che si sono immolati alla causa jihadista, sia in territorio tedesco che negli altri stati europei, erano cittadini dei paesi in cui hanno compiuto gli attentati.
Elezioni legislative di settembre
Forte della reazione emotiva suscitata dagli ultimi attentati, il partito di destra Alternative fuer Deutschland, otterrà alle prossime elezioni del 24 settembre, affermano gli ultimi sondaggi, il 10% delle preferenze dei cittadini tedeschi, diventando di fatto la terza forza politica della Germania.
Il partito xenofobo ha duramente contestato, in questi ultimi due anni, la politica migratoria “troppo accogliente e troppo tollerante” adottata dalla coalizione della Merkel. Le misure restrittive previste ieri sera dal Bundestag, atte a contrastare gli estremismi islamici e gli attentati jihadisti in suolo tedesco, rientrano quindi in un disegno politico volto a mostrare, da parte dell’attuale governo di Grande Coalizione, il proprio impegno a proteggere i propri cittadini nella guerra contro il terrorismo islamico. L’ultima parola ora spetta al Bundesrat, la camera alta del parlamento tedesco, che nei prossimi giorni avrà il compito di approvare e rendere esecutivo il nuovo pacchetto legislativo.