In occasione della premiazione fotografica "Obiettivo Terra 2017" svoltasi a Roma questo venerdì 21 Aprile, Blasting News ha intervistato in esclusiva Alfonso Pecoraro Scanio, attualmente presidente della fondazione UniVerde e docente universitario, ma con un lungo passato da parlamentare nelle file dei Verdi e anche Ministro dell'Ambiente. Vediamo quello che ci ha detto.

'Spero che G7 Ambiente vada contro le energie fossili'

Si avvicina il G7 sull'Ambiente a Bologna, lei da ambientalista quali decisioni auspica vengano prese dai grandi della Terra?

"Spero intanto che si arrivi a conclusioni opposte rispetto al G7 Energia che non è servito a nulla se non a registrare che gli USA hanno bloccato la possibilità e la necessità di uscire dall'epoca dei combustibili fossili, andando invece su efficienza energetica e rinnovabili. Il G7 Ambiente è l'occasione per recuperare e rilanciare non solo l'accordo di Parigi ma spiegare che Parigi è solo l'inizio e che la situazione climatica è molto preoccupante. La fuoriuscita dai fossili è possibile e anche utile all'economia, perché l'indotto economico che gira attorno alle rinnovabili e all'efficienza dà molti più posti di lavoro rispetto a quanto fanno i fossili. E' paradossale che in questo momento la presidenza USA pensi di rifinanziare i fossili mentre Cina e India investono sul solare e sulle rinnovabili.

In questo senso è utile anche la Marcia mondiale della Scienza che si svolge in 500 città del mondo questo 22 aprile affinché la politica sia in grado capire almeno quanto dice la scienza".

'Sulle trivelle il Governo ha usato un trucco, è inaccettabile: dobbiamo bloccarlo'

Un anno fa di questi tempi si tenne il Referendum contro le trivellazioni, oggi si sta tornando a parlare dell'argomento con il Governo che pare voler fare dei passi indietro rispetto a quanto aveva promesso in campagna referendaria, cosa ne pensa?

"Io ho fatto le prime battaglie contro le trivelle a fine anni '80, ottenendo delle vittorie come la legge del 1991 che impedisce ogni trivellazioni nei golfi di Napoli, Salerno e di fronte alle isole Egadi. Renzi provò a anche a eliminare questo divieto ma non ci è riuscito e siamo riusciti a tenere anche quell'area libera.

Per me quindi è naturale dire che le trivellazioni petrolifere in un mare chiuso come il Mediterraneo rischiano di essere una scelta folle. Il Governo lo scorso anno cercando di ridurre l'impatto del referendum ha detto, e fatto norme governative, che avrebbe vietato le trivellazioni a 12 miglia dalla costa; passato il referendum questo deve essere rispettato. Fra l'altro votarono sul tema 13 milioni di persone, che sono sostanzialmente le stesse che Renzi è riuscito poi a mobilitare per il suo Sì con una quantità di risorse cento volte superiori rispetto a quanto potemmo spendere noi contro le trivellazioni. Il Governo ha usato un trucco e adesso cerca di rimettere le trivellazioni alla distanza precedente, questo è inaccettabile e dobbiamo assolutamente lavorare per bloccarlo.

D'altra parte se il Pd continua così le elezioni le vincerà il M5S e le trivellazioni non si faranno".

'Oggi molte forze politiche sono populiste, scegliamo quelle ecologiste'

A proposito, guardando al quadro politico cosa vede nel futuro dell'Italia?

"Io credo che intanto sulle questioni ambientali il Movimento 5 Stelle e SEL (poi Sinistra Italiana, ndr) sono gli unici che si sono impegnati in questi ultimi anni in Parlamento: io guardo i fatti. I vari governi del PD hanno finanziato le fossili e hanno puntato sulle trivellazioni. Così come Berlusconi aveva puntato sulle centrali nucleari, anche se lo fermammo col referendum 2011 dopo il disastro di Fukushima. Il Governo Renzi ha poi tradito il referendum sull'acqua.

I 5 Stelle per adesso stanno all'opposizione però va detto che assieme a Sinistra Italiana, hanno lavorato bene sui temi ambientali. Non so se il M5S vincerà le elezioni ma di certo tutti i sondaggi li danno in crescita, si possono avere dubbi su altri punti del loro programma, però sul tema ambientale è evidente che sono un movimento ecologista seppur populista. Ma in questo paese mi pare che stiamo scegliendo fra Renzi che è un populista di Governo, Salvini che è un populista razzista e la Meloni che è una populista di destra, allora scegliamo dei populisti ecologisti che almeno difendono l'ambiente".

'Centrosinistra distrutto da Veltroni nel 2008, oggi molti di quegli elettori votano 5 Stelle. PD moderato e liberista'

Cosa pensa della possibilità, ipotizzata da qualcuno, di ricostruire un centrosinistra in Italia?

"Secondo me non si può ripetere pedissequamente dopo vent'anni quello che noi facemmo nel 1996 quando nacque l'Ulivo, ora le condizioni sono cambiate e una parte di quei temi sono incardinati nei contenuti o del Movimento 5 Stelle o di Sinistra Italiana (purtroppo con la fine di SEL ha perso la parola ecologia che doveva essere una cosa più centrale). Più in generale il centrosinistra lo ha distrutto Veltroni nel 2008 e da allora non è mai più veramente rinato; lui dopo aver vinto le Primarie scelse di far cadere il Governo Prodi che era di centrosinistra.

Fra l'altro dieci anni dopo si può dire che è stato il Governo più progressista della storia della Repubblica, almeno sui temi ambientali, questo è un dato. Ovviamente non fu un Governo ben visto da chi temeva il fatto che ne facessero parte due partiti comunisti e i Verdi che erano troppo rigorosi sul rispetto delle normative ambientali, che poi era il nostro mestiere. Io credo che oggi si può auspicare che la società civile abbia la forza per essere sempre più protagonista nel costruire delle politiche nuove. Invece la politica tradizionale è oggi molto più debole e bisogna fare in modo che questa debolezza, utilizzata per ora molto dalle lobby, trovi un contrappeso nella società civile, sperando anche in una riorganizzazione della politica.

Però è difficile pensare di rifare il centrosinistra nel momento in cui il M5S prende gran parte dei voti che andavano a quell'area: esso lì prende perché dalla rottura dell'Unione del 2008 in poi il PD si è sempre più identificato come un partito moderato e liberista, sicuramente non ecologista. Se poi il sistema elettorale diventa proporzionale, magari possono nascere delle esperienze dai territori o una lista civica nazionale, ma non vedo un centrosinistra vecchio stile".

Lei chi sosterrebbe in questo momento?

"Io nel 2013 votai M5S alla Camera e SEL al Senato, lo dichiarai pubblicamente. Continuerò a sostenere quelli che nei fatti danno garanzia di muoversi con coerenza su temi come No OGM e sì al biologico, sì alle energie rinnovabili e No ai fossili, stop al consumo di suolo e alle cementificazioni.

Mentre registro che Renzi aveva perfino riproposto il Ponte sullo Stretto. Fanno queste proposte e poi magari dopo anni danno ragione a quanto dicevamo noi: ad esempio io ho sempre detto che non si doveva fare l'autostrada Tirrenica e adesso finalmente hanno capito che la messa in sicurezza e sistemazione dell'Aurelia è meglio, oppure sul Mose dopo gli scandali mi hanno dato ragione quando ero uno dei pochissimi a votare contro un ferro messo sotto all'acqua".