Il Movimento 5 Stelle non si considera un partito populista. Loro vogliono prendere le distanze da tutti gli altri partiti emergenti che stanno prendendo il sopravento in Europa (e non solo) grazie alla sfiducia dei cittadini. È vero che cercano di combatterla, ma non pensano di essere solo quello.

In un’intervista al quotidiano El Diario di Spagna, il leader del M5S, e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha spiegato che il partito non è l’ultima novità della politica italiana e sono impegnati a convincere gli italiani, con i fatti, che è possibile governare.

Secondo il quotidiano, sarebbe lui il candidato premier del movimento di Beppe Grillo.

“Abbiamo tre obiettivi fondamentali: lottare contro la corruzione in Italia attraverso una semplificazione dello Stato, abbassare le tasse per le piccole imprese e ridurre la povertà”. Queste sono le priorità generali del M5S.

Per ridurre la povertà, hanno in mente il reddito di cittadinanza, cioè un assegno di 780 euro mensile per tutti i cittadini. “Abbiamo un piano con 17 miliardi di euro che si prenderebbero dalla riduzione dei costi della politica per questo – ha spiegato Di Maio -. Così potrebbe aiutare chi non ha lavoro e non riesce a trovarlo. Ci sono circa nove milioni di italiani in questa condizione”. Il più grande nemico del M5S, secondo il leader Di Maio, è la sfiducia: “Dobbiamo convincere gli italiani che è possibile cambiare le cose”.