Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, parla ancora una volta di immigrazione clandestina, stavolta riferendosi ai continui sbarchi nel mediterraneo. Secondo l'europarlamentare, dietro questa "invasione" ci sarebbe una sorta di "business". Matteo Salvini ha fatto un lungo discorso a riguardo, in un convegno a Milano. Per Salvini, anche un bambino dell'asilo capirebbe che dietro questo fenomeno dell'immigrazione clandestina ci sono dietro tanti interessi economici, che inciterebbero le varie cooperative a farlo. Negli ultimi giorni, si sta vociferando che le navi ong siano pagate dagli scafisti per traghettare i migranti dalla Libia verso l'Italia.
Il business dell'immigrazione
Ormai è noto a tutti, che dietro il fenomeno dell'immigrazione clandestina ci siano vari interessi economici, indipendentemente dalle parole di Salvini. Basti pensare ai fatti di cronaca più recenti, dove è stato scoperto che le navi Ong, in realtà, non si limitano a salvare i migranti, ma anzi li vanno a prendere dalla Libia, per poi traghettarli nel Bel paese, come è stato denunciato recentemente dallo youtuber Luca Donadel. "È un business" ha tuonato il leader della Lega Nord, nel convegno milanese, aggiungendo che gli piacerebbe un controllo della Guardia di Finanza in alberghi, sedi e cooperative dove si fa lucro verso gli immigrati e che quando la Lega andrà al governo impedirà qualsiasi sbarco sulle coste italiane.
La solidarietà a Zuccaro
Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, ha recentemente rilasciato dichiarazioni sul caso delle Ong, affermando di "non avere prove ma certezze". Salvini è rimasto colpito in positivo da queste parole ed ha affermato, tramite un post su Facebook, il suo sostegno per il giudice siciliano e per il coraggio che ha avuto di occuparsi di questo fatto che sta riempendo le giornate di cronaca.
Intanto, il procuratore siciliano è stato portato di fronte al Csm. Il capogruppo alla camera della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, ha dichiarato che la Lega chiederà al governo di controllare l'operato delle navi Ong, in particolare a ridosso delle coste libiche, in modo da impedire nuovi "traghettamenti" ed ha aggiunto che l'aumento di ingressi irregolari in Italia è dovuto proprio al fatto che le navi Ong non facciano bene il loro lavoro. Anche per Fedriga, come il suo compagno di partito Salvini, l'immigrazione clandestina in Italia è solo un pretesto per fare business.