La battaglia per l'Eliseo vede due fronti: da una parte Emmanuel Macron, età 39 anni, centrista, di "En Marche!" e dall'altra Marine Le Pen, età 48 anni, destra, Front National, cosa prevedono i loro programmi politici, diamo un'occhiata:

Per quanto riguarda Macron, egli per la spesa pubblica prevede di tagliare sessanta miliardi di euro all'anno nei prossimi cinque anni, ridurre l'imposta sulle società dal 33% al 25%, aumentare gli insegnanti nelle zone a basso reddito e anche gli agenti per la sicurezza costruendo nuove carceri, infine tagliare il numero dei parlamentari di un terzo diminuendo il tasso di disoccupazione dal 10% di oggi al 7% risparmiando sulle prestazioni erogate ai disoccupati.

Marine Le Pen, invece, vorrebbe uscire dall'unione europea e dall'euro con un referendum e sospendere l'appartenenza all'area Schengen e quindi ripristinare i controlli riducendo l'immigrazione legale da duecentomila a diecimila all'anno. Per i redditi più bassi verrebbero tagliate le imposte dal 3% al 10% abbassando l'età pensionabile da 62 a 60 anni, invece per la sicurezza aumentare gli agenti e costruire nuove carceri e dimezzare il numero dei parlamentari.

Questi sono i programmi delle due forze contrapposte che si daranno battaglia oggi alle urne.

I sondaggi danno come favorito Emmanuel Macron e anche i mercati lo danno come vincitore di queste elezioni.

Ieri, però Macron forse non contento ha dato una notizia che ha monopolizzato i giornali europei e non, sembra che la mail di Macron sia stata vittima di un furto, un hackeraggio, forse dovuto da indiscrezioni da un gruppo di estrema destra americano che attivo sulla rete avrebbe appoggiato Trump nella sua campagna elettorale e mentre Hollande promette che se ritenuti colpevoli verranno puniti, la battaglia per l'Eliseo prosegue con un'altra notizia: non sono americani gli hacker ma russi!

Marine Le Pen nei giorni scorsi, per attaccare il suo avversario aveva dichiarato che egli avrebbe un conto offshore nei Caraibi. notizia subito smentita dal candiato di centro che ha sporto denuncia per falso e propagazione di false notizie con l'obiettivo di influenzare il voto.

I due candidati sono stati in seguito ammoniti dalla Commissione Nazionale di controllo della campagna presidenziale e sono stati invitati a non dare conto dei contenuti dei documenti pubblicati dagli hacker.

Insomma una battaglia all'ultimo sangue...e......vinca il migliore!