Dal 4 aprile, in Venezuela sono in atto delle proteste a causa del governo capeggiato dal presidente Nicolás Maduro. Proprio ieri nell'occasione della festa del lavoro, il presidente Maduro ha annunciato una nuova riforma della Costituzione venezuelana, che secondo l'opposizione sarebbe solo un pretesto per rimandare le elezioni politiche, sempre più vicine.

Le proteste del 19 aprile

Nel giorno in cui il Venezuela festeggia la propria indipendenza sono state svolte delle manifestazioni, organizzata dalle forze politiche che si oppongono al presidente Nicolás Maduro, definendola come "la madre di tutte le manifestazioni", però la giornata si è conclusa con scontri efferati tra manifestanti e polizia e con la morte di due persone; tra cui un ragazzo di 17 anni, nonostante l'appello di Luisa Ortega (procuratore generale dello stato venezuelano), a rispettare i diritti umani alle forze dell'ordine.

L'annuncio del presidente Nicolás Maduro

Il presidente venezuelano nel giorno della festa del lavoro, ha deciso di parlare al popolo, comunicandogli l'intenzione di modificare la costituzione, convocando una nuova assemblea costituente, affermando anche di voler fermare la guerra civile, che da giorni si svolge in Venezuela, senza però concedere nulla alle opposizioni "fasciste" che vorrebbero, a detta di Maduro, effettuare un golpe.

La risposta dell'opposizione

Secondo l'opposizione a Maduro, la convocazione della costituente sarebbe solo una "frode", il cui scopo sarebbe quello di rimandare le elezioni il più possibile, quindi il leader dell'opposizione Henry Ramos Allup, la convocazione della costituente non sarebbe altro che un escamotage, per prolungare la dittatura il più avanti possibile.

Infatti il presidente venezuelano è in forte difficoltà in questo momento a causa del fatto che il Parlamento è in mano all'opposizione. Inoltre Maduro non ha nemmeno chiarito in che modo intende modificare la costituzione.

Le proteste del primo maggio

Anche ieri in Venezuela è stata una giornata di proteste, che, secondo il leader dell'opposizione Henry Ramon Allup, sono state represse violentemente dalle forze di polizia.

L'opposizione chiede che vengano rilasciati i prigionieri politici e nuove elezioni. Come ultima richiesta Ramos Allup chiede l'accesso agli aiuti umanitari, per risollevare la situazione economica del paese.