I Laburisti risorgono e arrivano al 40%, Theresa May è prima e ottiene più del 42%, ma nel sistema maggioritario contano i seggi più che le percentuali. I Torys della May ne conquistano 316, perdendone 12; mentre i laburisti crescono di 29 seggi ed arrivano a 261. Quindi nessuno ottiene la maggioranza minima necessaria per governare, ossia almeno 326 seggi.
Parlamento impiccato
Si materializza così l'incubo di un cosiddetto Parlamento impiccato con la sterlina che accusa il colpo, perde già dopo i primi exit pool, il 2%. A vincere davvero in Gran Bretagna, è l'instabilità.
La May ha perso la sua vera sfida e si aspettava un mandato più forte da queste elezioni anticipate per avere maggiore libertà di movimento sui negoziati della Brexit. Ma alla fine si ritrova solo con una maggioranza relativa e con un Governo a rischio.
Il leader dei laburisti chiede le dimissioni della May
Jeremy Gorbyn forte del successo ottenuto, chiede le dimissioni della Premier. "Theresa May ha perso seggi, ha perso sostegno e ha perso voti. Io credo che sia abbastanza perché se ne vada, ora basta austerity, spazio ad un Governo che rappresenti la maggioranza del Paese", dice a caldo il laburista. Lei per ora ad andarsene non pensa proprio e sottolinea che il Paese ha bisogno di stabilità e i Torys lavoreranno per garantirla.
Tuttavia il suo problema restano i numeri che rendono difficile ipotizzare alleanze praticabili e che anzi potrebbero aprire la strada a nuove elezioni. I liberal democratici, che prendono solo 12 seggi, hanno già detto che non faranno accordi o coalizioni, visto che sia i laburisti che i conservatori, sono pro-Brexit. Gli indipendentisti scozzesi di Nicolas Sturgeon con 35 seggi, ne hanno perso una ventuno nella loro roccaforte del nord.
Mentre lo UKIP di Farage esce clamorosamente sconfitto e resta inchiodato a quota zero.
Malumore anche tra i Torys
Ma a chiedere che la May si faccia da parte, non sono solo i laburisti: infatti il malumore è evidente anche tra i Torys, che accusano la loro leader di aver giocato d'azzardo e di aver perso. C'è chi parla apertamente di successione con Boris Johnson e Amber Rudd tra i favoriti.
Peraltro la Rudd, fedelissima di Theresa May e Ministro degli Interni, ha rischiato di perdere il suo seggio nel collegio di Hastings, ottenendo una maggioranza risicata di soli 346 voti, rispetto ai 4976 del 2015. I processi, insomma, sono già iniziati.