Ieri, domenica 11 giugno, si è tenuto il primo turno delle elezioni amministrative in oltre mille comuni italiani. Nel Comune di paola, gli elettori si sono ritrovati a scegliere tra cinque candidati a sindaco della cittadina calabrese, diciassette liste e 267 candidati a consigliere comunale. Dei cinque candidati a sindaco della città di Paola solo due sono arrivati alla fase finale. Nessuno ha raggiunto la soglia del cinquanta per cento più uno, pertanto, si contenderanno la carica al ballottaggio di domenica 25 giugno i due più votati, ovvero il candidato e sindaco uscente del centrodestra, l'Avv.

Basilio Ferrari, e l'ex sindaco di orientamento non proprio definito, Roberto Perrotta. Rimangono esclusi, invece, il commercialista e revisore legale Pino Falbo, alla sua prima candidatura a sindaco, ma non nuovo all'ambiente politico paolano, supportato da quattro liste civiche, il famoso comico e attore Enzo Limardi e l'esponente del Movimento 5 Stelle Carmelo Meo, entrambi alla prima esperienza Politica.

Gli elettori hanno avuto la possibilità di votare dalle 07:00 alle 23:00 di ieri. Subito dopo, ciascun seggio ha iniziato le operazioni di spoglio e, alle 11:36 di questa mattina, risultavano scrutinate tutte le sezioni. Ecco i risultati in punti percentuali:

- 39,71 per cento per Roberto Perrotta;

- 28,80 per Basilio Ferrari;

- 17,75 per Francesco Giuseppe detto Pino Falbo;

- 9,58 per Vincenzo detto Enzo Limardi;

- 4,13 per Carmelo Meo.

Al ballottaggio di domenica 25 giugno, gli elettori avranno la possibilità di eleggere a primo cittadino una delle due vecchie conoscenze della passerella politica paolana. A quanto pare, al cittadino paolano non interessa cambiare rotta e tentare di dare una svolta positiva e innovare la propria città. Entrambi i candidati hanno già ampiamente dato dimostrazione delle loro abilità di amministratore della cosa pubblica e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Purtroppo, la situazione paolana, da qualsiasi angolazione la si guardi, non è delle più rosee. Cosa ci dobbiamo aspettare adesso? Nuove rotatorie, statue e dossi? Altri 64 mutui? Nuova distruzione e successiva ricostruzione del lungomare, con il vago tentativo di fare qualcosa che appaia quanto più simile ad una pista ciclabile? Bollette da 5000 euro di acqua e da magari anche oltre di spazzatura? Lo scopriremo solo vivendo...ormai non si può tornare indietro.