I Sondaggi politici della terza decade del mese di giugno mostrano un Movimento 5 Stelle in crisi. Stando all’ultima rilevazione di DEMOPOLIS, ci sarebbe un netto calo nelle intenzioni di voto. Inoltre, IPR sottolinea come l’elettorato grillino sia frastagliato. Al suo interno ci sono simpatizzanti del Centrodestra, senza dimenticare ex militanti del Centrosinistra. Buona parte di essi è disillusa dalla politica italiana e per protesta si è rifugiata nel movimento pentastellato. A sottolinearlo ancora una volta è l’istituto guidato da Antonio Noto.

Il momento non certo felice per Beppe Grillo lo si vede dalla situazione a Roma. Qui, la sindaca Virginia Raggi ha ricevuto una bocciatura dai sui cittadini. Infatti, stando a quanto riportato da Repubblica, ci sarebbe il 68,2% che giudica negativo il suo operato. Il 41,2% degli elettori romani del M5S ha fatto sapere di non essere affatto contento di quanto fatto fino ad oggi. Tant’è che se si andasse a votare oggi, vincerebbe il Partito Democratico con il 18,2%, mentre i grillini otterrebbero meno della metà di quanto ottenuto in occasione delle elezioni amministrative, per l’esattezza il 16,7%. Detto questo, andiamo a scoprire la situazione a livello nazionale.

DEMOPOLIS: Lega Nord e Forza Italia in ascesa

Il barometro politico dell’istituto di ricerche vede un brusco calo del M5S (-0,8%). I pentastellati sono scesi al 28,2% ed ora si trovano il Pd con il fiato sul collo che mette pressione, nonostante quest’ultimo sia rimasto stabile al 28%. La distanza si è accorciata e potrebbe presto esserci un sorpasso.

Staremo a vedere come evolverà questa sfida avvincente. Alle spalle si registra un incremento da parte dei big del Centrodestra. Abbiamo Lega Nord al 13,1% (+0,6%), mentre Forza Italia viene attestata al 12,9% (+0,5%).

Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, rimane tutto invariato rispetto alla volta scorsa, con un bottino del 4,5%.

A seguire ci sono, anche loro stabili, Articolo 1 (MDP) con il 3,2% e Alternativa Popolare con il 3%. Le altre liste sono attestate al di sotto della soglia di sbarramento del 3%. Chiudiamo con il dato relativo all’affluenza, che da qualche tempo a questa parte continua ad essere basso. Si è scesi nuovamente, arrivando al 64%, dopo che nel mese di febbraio c’era stata una crescita fino al 67%. Restano comunque lontani i valori del 2013 (75%). Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altre notizie sui sondaggi elettorali.