Si chiamano "anonymizer" i servizi internet che consentono l’accesso in maniera anonima a siti bloccati dalle autorità di controllo statale. In Russia sono molto diffusi e permettono agli utenti russi di vedere e leggere siti censurati.
Ma il presidente russo Vladimir Putin ha deciso di promulgare una nuova legge che vieta l’uso degli “anonymizer”. La normativa sarà in vigore da novembre 2017 ed è considerata “troppo restrittiva” da alcune organizzazioni. È stato vietato l’uso e anche la diffusione di indirizzi e strumenti del servizio.
Per Roskomnadzor, l’agenzia russa di sorveglianza del sistema di telecomunicazioni del Paese, con questa legge si potrà mettere in ordine il settore in Russia e sarà più facile punire chi pretende di sfidare le regole imposte dal governo.
In un comunicato firmato da Putin si precisa che sarà Roskomnadzor l’ente incaricato di stabilire i nomi dei servizi vietati e bloccherà in Russia chi non rispetterà questa normativa.
Inoltre, Roskomnadzor avrà il compito di collaborare con le forze di sicurezza per accedere a informazioni che riguardano i servizi bloccati. Un mese fa Roskomnadzor aveva annunciato che in Russia sarebbe stato bloccato il servizio di messaggistica istantanea Telegram, molto popolare tra i russi per l’alto livello di criptaggio. Telegram è una delle poche applicazioni difficili da intercettare.