Uno scacchiere internazionale sempre più bollente. Con l’armistizio più lungo della storia, rotto 8 anni fa unilateralmente dalla Corea del Nord, la polveriera delle tensioni tra le superpotenze rischia di scoppiare da un momento all’altro. A dirlo tra le righe è il segretario di Stato americano Rex Tillerson, poche ore prima dell’incontro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, convocato per questo pomeriggio: “Chiunque offra sostegno logistico, economico o militare a Pyongyang e non dia il proprio contributo all’implementazione delle sanzioni contro la Corea del Nord, sta favorendo un regime molto pericoloso”.
Il messaggio è chiaramente rivolto all’alleato storico dei nordcoreani, la Cina, ma è indirettamente indirizzato anche alla Russia. A lanciare un appello a Xi Jinping e Vladimir Putin è stato ieri il primo ministro giapponese Shinzo Abe, implorandoli affinché si uniscano alla comunità internazionale nell’aumentare la pressione sul dittatore nordcoreano per costringerlo ad abbandonare i test sulle armi nucleari.
Il test balistico di martedì 4 luglio è un regalo agli Usa
Una minaccia diretta contro gli Stati Uniti proprio il giorno in cui si festeggiava il 241esimo anniversario della sua indipendenza. Un affronto lanciato in diretta televisiva, affidato al volto ormai noto anche in occidente della conduttrice della tv di Stato, Ri Chun-hee.
Il test balistico messo a punto ieri è una svolta nel quadro di tensione crescente della penisola coreana: il missile intercontinentale può essere infatti armato con una testata nucleare ed è una chiara minaccia contro gli Stati Uniti. È lo stesso Kim Jong-Un a cancellare ogni dubbio riguardo a chi sia il suo nemico numero uno: “Questo missile è un regalo ai bastardi americani – ha detto il dittatore nordcoreano mentre presenziava al lancio – sono certo che non ne saranno affatto contenti soprattutto nel giorno dell’anniversario del loro Independence Day.
Gliene dovremmo mandare più spesso di regali del genere, altrimenti si annoiano.”
Riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza
È stata convocata per oggi pomeriggio una riunione straordinaria del consiglio di sicurezza dell’Onu, con Giappone e Corea del Sud. All’ordine del giorno la preoccupazione degli Stati Uniti per il crescente potenziale bellico dei nordcoreani; Washington ritiene infatti che il loro obiettivo sia quello di creare un vero e proprio arsenale nucleare con missili a lungo raggio in grado di raggiungere e colpire il suolo americano.
Secondo gli statunitensi, infatti, i test missilistici di Pyongyang, se non verranno fermati subito, supereranno nel giro di pochi anni la “linea rossa”, un punto di non ritorno oltrepassato il quale il mondo sarà in balia della minaccia nucleare del dittatore nordcoreano. Da parte sua Kim Jong-Un fa sapere che la sua corsa agli armamenti non si fermerà, ma che anzi ha deciso di intensificare i test.