A piccoli passi verso una maggiore autonomia di Lombardia e Veneto. Maroni e Zaia hanno superato a pieni voti il primo step verso un cambiamento radicale dei rapporti tra le due regioni e lo stato centrale. Alla vigilia del referendum consultivo i sostenitori del sì 'temevano' più le insidie del voto elettronico (gli elettori hanno votato tramite tablet) che la mancata affermazione. Dopo le prime proiezioni è scattato l'allarme quorum in Lombardia . Dall'altra parte i residenti del Veneto non hanno esitato a recarsi ai seggi fin dalle prime ore di domenica 22 ottobre per esprimere il proprio voto.

Con il trascorrere delle ore i volti grigi dei leader della Lega Nord hanno ripreso colore ed in serata Maroni ha annunciato che oltre il 40% dei lombardi aveva manifestato la propria preferenza. Quorum ampiamente raggiunto anche in Veneto con una partecipazione superiore al 50% richiesto per rendere valido il referendum. Il trionfo del carroccio si è materializzato subito dopo la mezzanotte quando è stato annunciato il plebiscito per il sì. 'Oltre il 95% dei votanti si sono espressi per una maggiore autonomia per Lombardia e Veneto'.

'Più di cinque milioni vogliono il cambiamento'

Euforico Matteo Salvini che sul profilo Facebook ha riferito che più di 5 milioni di persone hanno votato per chiedere il cambiamento.

Il segretario nazionale della Lega Nord ha affermato che la partecipazione è stata straordinaria ed ha ribadito fin dalle prossime ore si lavorerà per avere meno vincoli rispetto allo Stato ed all'Unione Europea. Salvini ha riferito che dalle prossime ore inizierà a lavorare per permettere ai cittadini di altre regioni di fare la stessa scelta.

L'esponente politico ha rivelato di aver avuto richiesta dal Piemonte alla Toscana fino alla Puglia. Il leader del carroccio ha rimarcato che la vittoria non è solo della Lega ma soprattutto degli italiani che vogliono il cambiamento.

'Vogliamo essere come Trento e Bolzano'

Il governatore del Veneto ha spiegato che sull'onta dell'esito del referendum consultivo saranno avanzate richieste importanti: 'Vogliamo essere messi sullo stesso piano di Trento e Bolzano'.

I punti cardini della svolta nel segno dell'autonomia riguardano il federalismo fiscale e i 9/10 delle tasse. 'Questa consultazione ha anche un'importante valenza politica visto che c'era chi chiedeva le mie dimissioni in caso di esito negativo del referendum'. Maroni ha rimarcato l'ottimo funzionamento del sistema elettronico rilevando che non c'è stato nessun attacco da parte degli hacker: 'Il sistema sarà riproposto in occasione delle regionali'.