Sono stati compiuti sufficienti progressi nei colloqui sulla Brexit, ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, aprendo la strada a nuovi colloqui sulle future relazioni tra Regno Unito e Unione europea. Juncker ha affermato che "ci sono stati progressi in tutte e tre le cosiddette questioni relative al divorzio": il confine irlandese, la soluzione finanziaria ed i diritti dei cittadini dell'UE.

Theresa May è arrivata a Bruxelles questa mattina a seguito di colloqui notturni sulla questione del confine irlandese. La premier ha detto che non ci saranno opposizioni dure e che l'accordo del Venerdì Santo sarà accolto dal parlamento.

I cittadini dell'UE nel Regno Unito "potranno continuare a vivere come prima". Parlando ad una conferenza stampa di primo mattino a Bruxelles, Juncker ha dichiarato: "Il risultato di oggi è ovviamente un compromesso". I negoziati sono stati "difficili sia per il Regno Unito che per l'UE", ha aggiunto. Il primo ministro Theresa May ha detto che arrivare a questo punto ha "richiesto il dare e avere da entrambe le parti".

La premier Theresa May e il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, hanno annunciato la firma di un documento di 15 pagine che consentirà ai 27 Paesi europei, nel summit della prossima settimana, di acconsentire al passaggio alla fase due dei negoziati, quella dedicata alla futura relazione tra Gran Bretagna e Europa.

L'intesa raggiunta per la Brexit

  • Intesa Finanziaria: Londra accetta di versare nelle casse della Ue una somma che si colloca fra i 40 e i 60 miliardi di euro.
  • Intesa sullo status dei cittadini: Verranno garantiti diritti speciali per i 3 milioni di cittadini UE che vivono nel Regno Unito. Le controversie che coinvolgono cittadini dell'UE nel Regno Unito possono essere deferite alla Corte di giustizia europea per otto anni - un tempo più lungo di quanto il Regno Unito desiderava.
  • Confine Irlandese: La May ha ammesso che "dovrebbero ancora essere trovate" soluzioni specifiche a quelle che sono le circostanze uniche dell'Irlanda del Nord. La Foster, leader del D.U.P., ha affermato che: "Non c'è una linea rossa sul mare irlandese, è una chiara conferma che tutto il Regno Unito sta lasciando l'Unione europea, lasciando il mercato unico e lasciando l'unione doganale". Poi aggiunge: "Ci sono ancora questioni che avremmo voluto vedere chiarite. Non abbiamo avuto il tempo, essenzialmente, perché il primo ministro ha deciso di andare subito a Bruxelles "La May ha comunque affermato che "non vi sarà alcuna frontiera fisica", escludendo "un confine duro tra Irlanda del Nord e Irlanda".