L'iraq ha dichiarato formalmente la fine della lotta contro lo Stato islamico dopo tre anni di pesanti combattimenti, sebbene i militanti sopravvissuti siano intenzionati a passare alla guerriglia. L'ISIS è stato cacciato da tutto il territorio che un tempo deteneva all'interno dell'Iraq, il primo ministro Haider al-Abadi, lo ha annunciato sabato a Baghdad. Al culmine della sua potenza militare, il gruppo estremista controllava quasi un terzo del paese, tra cui Mosul, la seconda città dell'Iraq. L'intero confine tra Iraq e Siria, che i combattenti dell'Isis hanno attraversato liberamente per anni, è ora presidiato dalle forze irachene, ha detto un alto comandante militare.

La presa di Mosul

La lenta e sanguinosa battaglia contro l'Isis è iniziata nell'estate 2014, alcune migliaia di combattenti del gruppo hanno sorpreso l'Iraq ed il mondo prendendosi Mosul. I militari iracheni fuggirono dalla città, lasciando le loro armi e le loro attrezzature all'ISIS, i miliziani poterono anche mettere le mani sulle ricchezze della città che finirono nelle loro casse. Per tre anni Mosul è stato un centro finanziario e politico fondamentale per il califfato.

Le forze irachene hanno respinto il gruppo città per città, riconquistando infine Mosul quest'estate. Abadi aveva già dichiarato la vittoria sull'ISIS, ma le battaglie continuarono in una serie di piccole città ed attraverso le zone del deserto circostante.

Il possibile inizio di una guerriglia

La coalizione guidata dagli Stati Uniti che ha sostenuto la guerra di terra con attacchi aerei si è congratulata ed ha promesso un sostegno continuo: L'Isis rischia di essere un problema per le autorità irachene per molti anni a venire.

Si ritiene che un gran numero di combattenti dell'Isis si siano ritirati nelle campagne o abbiano formato delle cellule dormienti tra le popolazioni civili.

Poco dopo l'annuncio di Abadi, un'agenzia di stampa irachena ha riferito che un gruppo di attentatori suicidi era stato trovato in un tunnel nella città di Hawija.

L'Iraq deve anche ora fare i conti con l'arduo compito di ricostruzione in aree un tempo detenute dall'Isis. I combattimenti causarono terribili danni alle città ed alle infrastrutture, ed in particolare intorno a Mosul, la dominazione dell'Isis fece a pezzi comunità che erano state famose per la loro diversità. Per aggiornamenti su altre notizie di cronaca, continuate a seguirci.