Il professore e filosofo Massimo cacciari è stato ospite, giovedì 7 dicembre, del talk show politico di La7 Piazzapulita, condotto da Corrado Formigli. Sollecitato dal conduttore su quale “via di uscita” politica possa avere Matteo Renzi dopo la doppia defezione di Giuliano Pisapia e Angelino Alfano, Cacciari ripete quello che già aveva detto “in tempi non sospetti”, e cioè che “esiste un’unica strada che può avere il Pd di Renzi, perché al di là di Renzi oggi nel Pd non c’è nessuno, questa è la verità. Renzi è un’anatra azzoppatissima, ma al di là di questo altro non c’è nel Pd attuale, con tutto il rispetto e l’affetto che ho per alcuni dei suoi rappresentanti.
Che cosa può fare? L’unica strada è questa: Renzi deve giocare alla Macron. Il Pd è finito e deve lanciare En Marche!, si chiamerà come vuole ma il modello è quello, quella è la sua strada se vuole sopravvivere. Dura, tarda, tardiva, ormai forse superata dai fatti, ma è l’unica”.
Renzi deve sciogliere il Pd
“Quindi sciogliere il Partito Democratico?”, domanda Formigli. “Scioglierlo di fatto insomma, trasformarlo in En Marche!, un partito completamente fuori dalla storia sciagurata che ha avuto il partito Democratico in questi anni e provare una strada tutta sua. A questo punto a Renzi non fa male che Pisapia se ne vada. Secondo me farebbe bene anche a non imbarcare Casini, si ricorderà che fine ha fatto fare a Monti Casini.
Cosa vuole imbarcarsi Casini, lo 0,1%, ma che roba è? Lasci stare e giochi per conto suo. Renzi al 100%, ci sono io e basta. Il Pd è il partito di Renzi, gli cambi pure nome che fa bene, è un consiglio gratuito e amorevole che gli do. Ed è sicuramente quello che ha in testa: Renzi se ha in testa qualcosa, ha in testa questo.
Soltanto che ora è troppo presto per giocarla questa carta. E allora cosa pensa, io credo? Penserà di giocarla alle elezioni bis, perché con ogni probabilità da queste elezioni non esce una maggioranza neanche a morire”.
Cacciari boccia l’operazione politica di Liberi e Uguali
“Che cosa ne pensa di Pietro Grasso leader di Liberi e Uguali?”, chiede il conduttore di Piazzapulita.
“Io ho stima per tutti” i membri della nuova sinistra “ma è un’operazione politica a perdere, totalmente a perdere, non è con il partitino che salvi la situazione. In questo paese si doveva formare un vero gruppo nuovo, che doveva essere l’idea del Partito Democratico, con una destinazione comune, non con le burocrazie del passato ad accaparrarselo in qualche modo. Da queste macerie è nato Renzi. O c’era questa soluzione, che era la soluzione buona per il paese, ma questa soluzione è fallita e a questo punto non è certo con il partitino del 5 o del 6-7% che combini qualcosa. Non combineranno assolutamente niente se non far perdere a Renzi un sacco di collegi”. Anche se l’intenzione di Liberi e Uguali non è farlo perdere, “Renzi ha fatto di tutto per non coalizzare, Renzi non è capace di coalizzare”.
Il Rosatellum è il mistero dei misteri
“Perché è stata approvata la legge elettorale Rosatellum che favorisce le coalizioni, quando il Pd non riesce a formarne una?”, domanda poi Formigli, ottenendo da Cacciari una risposta ironica: “Questo è il mistero dei misteri, la santissima Trinità è un giocattolo in confronto al mistero di questi geni, Rosato & co., che fanno una legge che favorisce le coalizioni, loro che sanno che a meno di miracoli una coalizione non son capaci di farla. Questo è un mistero”.