Intervistato da Repubblica il segretario del partito democratico, Matteo Renzi, esclude una possibile intesa con Silvio Berlusconi alle prossime elezioni. Renzi definisce Berlusconi Mr Spread, accusandolo implicitamente di essere il responsabile del picco storico dello spread nel 2011 quando il differenziale Btp-Bund toccò il suo record storico a quota 574 punti. Il segretario Dem afferma che Berlusconi "fa le stesse promesse di quando è sceso in campo nel 1994" e questo perché "non le ha mai mantenute, le uniche realizzate gliel'abbiamo fatte noi, come l'IMU e l'IRAP" ed infine conclude sull'ex Cavaliere "non contesto quello che ha fatto Berlusconi ma quello che non ha fatto".
L'ex premier lancia poi il guanto di sfida al Movimento cinque stelle prevedendo una contesa alle prossime Elezioni politiche tra la coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Democratico ed i Pentastellati. A Luigi Di Maio, che negli scorsi giorni si era detto fiducioso riguardo alle possibilità del M5s di vincere le elezioni e quindi di salire al Quirinale da premier in pectore, Renzi risponde: “L’incarico lo dà il presidente della Repubblica, non il Sacro Blog".
Matteo Renzi si sofferma poi sulla discesa in campo di Laura Boldrini e Pietro Grasso definendola "sorprendente", "i loro predecessori non hanno brillato nelle urne" facendo un chiaro riferimento al fallimento elettorale dell'ex presidente della Camera Gianfranco Fini.
L'ex Presidente del Consiglio fa poi appello al voto utile e definisce il voto a Liberi e Uguali come un "regalo alla destra".
In settimana sarà ufficializzata una coalizione di centro-sinistra:
Il segretario DEM si dice molto dispiaciuto per il passo indietro dell'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Però assicura che il lavoro di Fassino ha prodotto una coalizione di centrosinistra che verrà ufficializzata in settimana.
L'ex premier manda un messaggio ai dirigenti del PD sostenendo che la sua fase Zen è finita e che non tollererà chi si rassegnerà al primo sondaggio negativo, tenta poi di ricompattare il fronte: "basta polemiche, pensiamo a vincere".
Matteo Renzi torna a parlare di banca Etruria definendola una "vicenda assurda" ed accusa: "si parla di questo per non parlare dei veri problemi del sistema bancario italiano".
Poi ribadisce di essere stato lui ed il suo governo a commissariare Boschi padre e tutto il CDA e conclude dicendo di non avere scheletri nell'armadio e di voler sapere la verità su tutta la vicenda.
Sondaggi danno il PD sotto 'quota Bersani':
Intanto i sondaggi non sorridono al Partito Democratico che lo danno sotto 'quota Bersani'. Secondo le ultime rivelazione il PD si aggira al 25% e per la prima volta è sotto il 25,43% cioè la percentuale ottenuta da Pierluigi Bersani alle ultime politiche. Mentre Liberi e Uguali di Pietro Grasso viene dato tra il 6,6% e il 7,6%, ben oltre la somma di Mdp-SI e Possibile. Il centrodestra unito si attesta al 36 per cento, così suddiviso: Forza Italia 16,7 (più 0,6 rispetto al luglio scorso), Lega 14,4 (meno 0,8), Fratelli d’Italia 4,9. il Movimento Cinque Stelle fa un balzo di quasi due punti, passando dal 27,5 al 29,1 per cento.