La cancelliera tedesca Angela Merkel si era opposta al voto favorevole per la proroga al glifosato, ma è stata la decisione personale del Ministro dell'Agricoltura Christian Schmidt a dare una svolta alla decisione. L'atteggiamento della Germania è alquanto insolito dal momento che, nonostante Italia, Francia e Grecia fossero contrarie e solo 3 Paesi favorevoli, nonostante le centinaia di migliaia di firme raccolte tra i cittadini europei, all'ultimo istante il voto tedesco ha deciso contro il benessere comune ed ora Berlino vuole vietare l'uso del pesticida in tutta la Nazione.

Il glifosato miete le prime vittime

Il glifosato è il famigerato pesticida, prodotto e smerciato dal colosso statunitense Monsanto con il nome di RoundUp, ritenuto ormai sicuramente un probabile cancerogeno e mutageno dall'AIRC. Purtroppo l'Efsa europea ha sempre contrastato i pareri dell'OMS sulla sua nocività adducendo la scusa che non esistano prove certe. Ma in questi giorni iniziano ad arrivare le prime denunce all'azienda americana, proprio da parte di cittadini europei a cui il glifosato ha causato pesanti danni fisici. Solo poche sere fa la trasmissione "Le Iene" di Italia1 ha mandato in onda un tragico servizio su di un bambino francese, Theo, seriamente menomato dalla nascita. Sua madre, ignara del pericolo, aveva usato il RoundUp in gravidanza, ed oggi la famiglia ha presentato la prima vera denuncia, il primo di una lunga serie di ricorsi che non tarderanno ad arrivare.

Un voto guidato?

Si apre un nuovo sipario sull'origine del voto sul glifosato. Il Governo tedesco ha cambiato idea all'ultimo minuto, e in parecchi sospettano che dietro il "voltafaccia" ci sia lo zampino della Bayer, nota multinazionale farmaceutica con sede in Germania, che ha rapporti stretti se non una vera e propria fusione con la Monsanto.

Il glifosato è stato dunque sdoganato per 5 anni per cui sarà possibile usarlo in tutte le coltivazioni agricole e saranno escluse solo le aree verdi vicine alle scuole, ospedali, centri frequentati dai bambini.Ma ora anche i tedeschi tentennano, perlomeno per quello che riguarda il loro territorio e la loro salute. Lo schieramento della cancelliera Angela Merkel, da sempre contrario all'uso del pesticida, vuole vietarlo all'uso privato mentre e la SPD insieme ai Verdi vorrebbero vietarlo completamente.

L'esperto chiamato dai Verdi, Harald Ebner, ha affermato che l'uso del pesticida non giova all’ambiente e alla salute, e deve essere messo al bando completamente, sia per l'agricoltura, sia per il resto.