«Chi se ne è andato avrà il nostro rispetto. Ma adesso si parte». Il segretario del Pd Matteo Renzi si sta scaldando per la campagna elettorale. Nessun problema per coloro che hanno abbandonato il Pd, assicurando che chiunque volesse appoggiare la coalizione, avrà il rispetto di tutti. Se il presidente della Repubblica deciderà di sciogliere Camera e Senato a gennaio del prossimo anno, non ci sarà più molto tempo per definire le alleanze e preparare un programma elettorale che convinca gli italiani. La data delle elezioni amministrative non è ancora certa, ma sembra che potrebbe essere a marzo.
Nella sua e-news settimanale, l'ex premier dedica qualche parola a quei suoi alleati che hanno deciso di lasciare il partito, senza nessuna critica per la loro scelta. Naturalmente, il riferimento è tutto per Bersani, D'Alema e negli ultimi due giorni per Giuliano Pisapia, che ha deciso di appoggiare Pietro Grasso con la lista "Liberi e Uguali". L'ex sindaco di Milano, infatti, ha preferito fare un passo indietro, togliendosi dalla coalizione di centrosinistra dove è presente il Pd. La ragione di tale scelta, secondo Pisapia, è data dalla mancata calendarizzazione della legge sullo ius soli in Senato.
Renzi conferma che il Pd avrà appoggio da almeno una lista di sinistra e una di centro, che aiuteranno a ottenere seggi in Parlamento, togliendoli invece alla coalizione di centrodestra.
Ne è sicuro il segretario dem, riferendosi anche al partito di centro Alternativa Popolare, nonostante l'assenza di Angelino Alfano, il quale ha deciso di non candidarsi. L'attuale ministro degli Esteri ha voluto lasciare il suo stesso partito, dedicandosi ad altro. Presenza o meno del suo segretario, Ap cercherà di far ottenere seggi alla strana coalizione di centrosinistra, dando quindi un contribuito determinante.
L'e-news di Renzi si conclude citando Alessandro Di Battista, il grillino che ha deciso di lasciare temporaneamente la politica. Renzi spiega che non capisce perché Di Battista viene considerato un uomo coraggioso che ha compiuto un gesto nobile, mentre Pisapia e Alfano si sarebbero definitivamente ritirati. Infine, intende far capire a tutta Italia e ai suoi elettori che il Pd non è solo, come starebbero facendo credere alcuni giornali. Secondo Renzi, sono gli stessi che dicevano che la Leopolda sarebbe stata un fiasco e che non sarebbe venuto nessuno, rivendicando invece l'elevato numero di presenti. Il più alto degli ultimi anni.