Finito il deposito dei simboli elettorali presso il Ministero dell’Interno, nella selva di colori e stemmi, spiccano alcuni loghi storici. Uno di questi è legato a doppio filo alla storia della destra italiana.
La fiamma tricolore
La fiamma tricolore è uno dei simboli più vecchi e iconici della politica italiana repubblicana. Il simbolo, è facilmente rimandabile ad una persona; politico di lungo corso e leader della destra italiana per molti anni: Giorgio Almirante. Scomparso ormai molti anni fa, ma sempre ricordato per ciò che ha rappresentato per la storia politica italiana, è stato uno dei padri di questo simbolo e anche colui che ne ha concesso l’utilizzo al Front National di Le Pen in Francia.
Sempre presente
Non è naturalmente la prima volta che la fiamma tricolore compare nei tabelloni del Ministero, slegata dal suo simbolo storico. Sono numerosi i partiti che l’hanno utilizzata nel tempo: per primo va ricordato naturalmente Alleanza Nazionale che del MSI è figlio; ma anche il movimento denominato proprio Fiamma Tricolore, fondato da Pino Rauti in dissidio con Fini nella svolta di Fiuggi del 1995. Oltre questi non bisogna dimenticare altre formazioni minori: Il Fronte Sociale Nazionale (ispirato all’omonimo francese), Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini, Movimento Italia Sociale, Alternativa Nazionale. Per finire con Fratelli d’Italia di giorgia meloni, che attualmente è il partito più forte tra quelli collocati a destra.
Le fiamme per la tornata 2018
Ma quali sono dunque questi partiti che hanno presentato un simbolo che contiene la famigerata fiamma? Naturalmente non tutti i partiti “di destra” la sfoggiano. Due dei più estremi: Forza Nuova e Casa Pound hanno scelto altre icone. Il più famoso di questi, è facile da immaginare, il già citato Fratelli d’Italia.
Probabilmente sarà anche l’unico partito fiammato ad entrare in parlamento. Come noto, Fratelli d’Italia è nato a fine 2012 staccandosi dal PdL. La fiamma che fu di Alleanza Nazionale è arrivata successivamente. Per le prossime elezioni; la Meloni ha pensato bene a una svolta: via la scritta MSI e via anche la dicitura Alleanza Nazionale dal simbolo.
Altri simboli sono: Movimento Sociale, un simbolo molto scarno con una Fiamma modernizzata e con quasi niente bianco nel mezzo; il movimento "Destre Unite" di Massimiliano Panero che presenta una fiamma simile a quella della Le Pen nella grafica, Il Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale di Gaetano Saya, che si presenta con un simbolo identico a quello storico. Il simbolo di Fiamma Tricolore invece, lo si ritrova all’interno di Italia agli Italiani, con cui gli ex rautiani si sono uniti a Forza Nuova. Di questi però solo i simboli di Giorgia Meloni e di Italia agli italiani sono stati ammessi. Gli altri sono stati tutti bocciati dal Viminale nella giornata del 22 gennaio. Per loro niente liste.