La fuga dei giovani italiani all'estero non si arresta. Sempre più ragazzi, anche laureati, decidono di varcare i confini del Bel Paese per trovare occasioni migliori di quelle sussistenti in patria. Un fenomeno di cui è consapevole anche il mondo della politica. Lo stesso ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha detto nelle ultime ore che si corre il pericolo di un regresso se non si consolida il percorso della stabilizzazione e degli investimenti. Il titolare del dicastero di via XX settembre ha anche precisato che la disoccupazione, in Italia, è diminuita ma, attestandosi all'11%, è ancora alta rispetto alle altre nazioni.

Aumentato anche il numero dei laureati italiani, che sono sempre di meno rispetto ai dottori stranieri. 'Troppi giovani lasciano il nostro Paese per migliori opportunità all'estero', ha detto Padoan, ammettendo la grave problematica italiana.

Gentiloni ammette le difficoltà italiane

Condivide l'opinione del ministro dell'Economia anche il premier Paolo Gentiloni che, intervenuto all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Luiss di Roma, ha parlato di un'Italia che corre e una che arranca.

Gentiloni ha spiegato che, per far progredire il Paese, bisogna aiutare la parte d'Italia in difficoltà, bisogna agevolare l'inclusione e supportare determinate zone italiane, in primis quelle del Mezzogiorno.

Il premier riconosce che gli stipendi dei lavoratori italiani non sono aumentati abbastanza. C'è bisogno, dunque, di intervenire anche su tale versante. Secondo Gentiloni, se non si investe sul capitale umano difficilmente ci saranno progressi.

L'emorragia di talenti italiani

Ogni anno molti italiani lasciano la loro nazione per trovare un'occupazione migliore, per vivere dignitosamente.

Sono i giovani quelli più disposti ad emigrare, perché l'Italia non sembra più un Paese per ragazzi. Trovare un lavoro è arduo anche per i laureati.

Dal rapporto 'Italiani nel mondo 2017', stilato dalla Fondazione Migrantes della Cei, si evince che gli italiani che hanno lasciato il Bel Paese e si sono trasferiti in Europa e nel mondo sono 5 milioni: +3,3% in un anno.

Nel 2016 hanno lasciato l'Italia 48.600 ragazzi tra i 18 e i 34 anni: + 23,3% rispetto all'anno prima. L'8,2% degli italiani vive all'estero. La regione con più espatriati è la Lombardia; seguono Veneto, Sicilia, Lazio e Piemonte. Le nazioni preferite dagli italiani per trovare un lavoro sono Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia e USA.