Al termine di un vertice tenutosi a Palazzo Grazioli (Roma), Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i leader del Centrodestra, hanno firmato il programma elettorale definitivo della coalizione. Tramite un tweet, il Cavaliere ha annunciato che è stato trovato un punto d'incontro sulla strategia programmatica alla quale si stava lavorando da mesi, nonostante le discussioni emerse negli ultimi giorni su temi quali euro, immigrazione ed Europa.
Berlusconi e Salvini divisi
Un punto del programma elettorale del Centrodestra aveva causato, nei giorni scorsi, una sorta di scissione fra Silvio e Berlusconi e Matteo Salvini.
Una crepa dovuta ad una divergenza circa l'azzeramento della legge Fornero (varata dal Governo Monti nel 2011, prevede che la pensione sia calcolata in base ai versamenti effettuati da tutti i lavoratori e non agli ultimi stipendi percepiti, causando l'innalzamento dell'età pensionistica).
Se da un lato il leader leghista riteneva necessaria la cancellazione della suddetta normativa; dall'altro Berlusconi - intervenuto a "L'Aria che Tira" su La7 - aveva ribattuto che si sarebbero dovute azzerare le ripercussioni negative causate dalla legge.
Il programma elettorale firmato durante il vertice di Palazzo Grazioli prevede l'abrogazione della legge Fornero: un punto che ha posto fine alle discussioni fra i due leader del Centrodestra.
Noi con l'Italia-Udc
Nel frattempo, Fitto ha sostenuto che l'incontro a Palazzo Grazioli non ha avuto un esito positivo. Infatti - ha commentato il leader di Noi con l'Italia-Udc - il polo è nato per sostenere, giustappunto, la coalizione del Centrodestra, ma i metodi e i modi applicati di recente non sono risultati soddisfacenti.
In particolare è stato evidenziato come siano stati organizzati vertici sempre a tre, al termine dei quali - senza possibilità di discussione - il partito veniva messo al corrente di quanto era stato deciso.
Pertanto, alcune fonti vicine a Noi con l'Italia-Udc sostengono che - a seguito di difficoltà oggettive - trovare un'intesa ad oggi è come "cercare un ago in un pagliaio".
Nonostante ciò, il partito di Cesa non ha parlato di rottura, dichiarandosi aperto ad ogni sorta di dialogo. Le tensioni, però, sembrano essere aumentate proprio dopo la firma del programma elettorale, con il polo che ha fatto sapere, in una nota ufficiale, che si è trattato di una mossa sbagliata che contravviene a quella che dovrebbe essere una delle peculiarità principali di una coalizione.
Come sarebbe la squadra di governo del Centrodestra?
In un recente dichiarazione - resa al condizionale poiché tiene conto della sentenza della Corte dei Diritti di Strasburgo che sarà determinante per aprire la sua nuova pagina politica - il leader di Forza Italia ha spiegato che, qualora il Centrodestra dovesse ottenere la maggioranza dei voti alle elezioni di domenica 4 marzo, Matteo Salvini potrebbe essere nominato ministro dell'Interno. Invece, per quanto concerne il candidato Premier, Berlusconi ha escluso che possa essere il segretario della Lega Nord.