L'Italia è con il fiato sospeso. Come spesso accade negli ultimi tempi, dopo una tornata elettorale, le elezioni non chiariscono chi abbia il maggior diritto a governare e soprattutto chi sia il vero vincitore. La situazione è paradossale, limiti di una legge che oggi va probabilmente cambiata. Da una parte c'è il Movimento Cinque Stelle, votato da un elettore su tre, che non raggiunge però numeri sufficienti per essere superiore alla coalizione vincente, quella di centrodestra. A sua volta il centrodestra non ha numeri sufficienti per avere la maggioranza nelle due Camere.

Ed il timore che, ancora una volta, l'Italia possa vivere una stagione politica di stallo cresce a dismisura.

Di Maio - Salvini: quali prospettive?

Molti tra coloro i quali seguono la Politica da lungo tempo, suggeriscono che non esista all'alternativa all'ipotesi di un governo che accomuni la Lega ed il Movimento 5 Stelle. Un orizzonte che potrebbe persino portare alla spaccatura in seno al centrodestra, ma che potrebbe rappresentare la migliore ipotesi percorribile per Matteo Salvini. Restare aggrappato ad una Forza Italia in declino potrebbe risultare molto più svantaggioso di quanto non potrebbe apparire agli occhi degli elettori un atto di responsabilità, nell'allearsi con una forza politica che, seppur molto dissimile, rappresenta un altro segmento del così detto voto di protesta cavalcato dagli italiani nell'ultima tornata elettorale.

I programmi sono molto diversi, ma si potrebbe trovare un'intesa che possa portare ad un governo transitorio che sarebbe caratterizzato da una comunione d'indenti su poche linee programmatiche (tra cui una nuova legge elettorale) e che porterebbe a nuove elezioni. Dove Lega e Movimento 5 Stelle tornerebbero rivali, ma dopo aver praticamente isolato il resto della politica.

Salvini sa che il rischio di escludere il Movimento 5 stelle da un governo rischierebbe di giovare e non poco ai pentastellati in un futuro in cui gli elettori potrebbero, viceversa, premiare l'emarginazione subita dai grillini.

E quale premier?

Di fatto, l'unico scontro potrebbe nascere sulla scelta del premier. Il Movimento 5 Stelle pretende Di Maio premier in qualità di leader del primo partito, la Lega Salvini in quanto a capo della prima coalizione.

Denis Verdini, ai microfoni di Circo Massimo, ha ipotizzato quella che, ad oggi, appare l'unica soluzione probabile. Ossia che si formerà un governo con a capo una figura diversa da Salvini e Di Maio e su cui i due potrebbero trovare un'intesa, dopo aver messo da parte l'attuale gioco delle parti.