Alzi la mano chi avrebbe scommesso sull’elezione del primo senatore di colore della storia della Repubblica tra le file della Lega. Già proprio il partito che ha fatto della lotta all’immigrazione (clandestina) la sua principale bandiera ha aperto le porte di Palazzo Madama a Tony Iwobi. Imprenditore del Bergamasco, 63 anni, Iwobi ha raggiunto il picco della sua carriera politica dopo aver abbracciato sin da subito le battaglie del Carroccio. Nell’ultima campagna elettorale Matteo Salvini lo ha più volte elogiato utilizzandolo come un simbolo di buona integrazione.

Nemmeno il tempo di festeggiare che il primo senatore di colore italiano ha dovuto fare i conti con pesanti attacchi. Su tutti il tweet al veleno dell’ex calciatore di Inter e Milan (attualmente in forza al Nizza), Mario Balotelli. Il bomber non ha nascosto tutta la sua rabbia per il tradimento di Iwobi: “Forse sono cieco io o forse non gliel’hanno detto ancora che è nero. Ma vergogna!”. A difendere il neosenatore leghista ci ha pensato proprio Salvini, che già in passato aveva criticato balotelli per le sue prestazioni deludenti in maglia rossonera: “Già non mi piaceva in campo, mi piace ancora meno fuori dal campo”. A tirarsi fuori dal ring è stato Iwobi, che si è limitato a dare del “ragazzo viziato” all’attaccante: “Non si rende conto che è un personaggio pubblico”.