I risultati delle Elezioni politiche del 4 marzo hanno consegnato risultati che portano a scenari difficili da prevedere. Se da una parte gli italiani si sono divisi geograficamente, con una vittoria al centro-nord della coalizione di centrodestra contrapposta ad un vero e proprio plebiscito al sud per il Movimento 5 stelle, dall'altra la nuova legge elettorale non consente a nessuno di avere la maggioranza parlamentare.

Il parlamento presenta numeri che difficilmente, al momento, possono consentire di ipotizzare la formazione di un qualche Governo.

Alla Camera dei deputati il centrodestra vanta 260 eletti, contro i 229 del Movimento 5 stelle ed i 112 del centrosinistra. Al Senato della Repubblica il centrodestra ha conseguito 135 eletti contro i 112 dei pentastellati ed i 57 della coalizione di centrosinistra.

SI rischia di non poter formare un Governo

Questi numeri rischiano di portare ad una situazione di impasse, mettendo il pallino del gioco nelle mani del Presidente della Repubblica che, come recita la Costituzione, è obbligato ad affidare l'incarico esplorativo per formare il Governo a chi riesce a dimostrare di avere la potenziale fiducia degli eletti in entrambe le camere.

Gli scenari possibili sono davvero pochi. A molti osservatori pare difficile, al momento, che Luigi Di Maio o Matteo Salvini possano ottenere la fiducia di eletti in altre liste o coalizioni.

Al leader 5 stelle mancano, infatti, quasi 90 voti alla Camera ed una cinquantina al Senato, mentre per Salvini i numeri necessari sono inferiori, ma comunque difficili, sulla carta, da ottenere con un eventuale patto programmatico.

Molti addetti ai lavori stanno ipotizzando gli scenari più disparati, discettando su quali alleanze siano possibili.

Tutto sembra passare dal Partito Democratico. E' l'unico che possiede i numeri necessari a consentire ad uno dei due vincitori di arrivare ad ottenere la fiducia. Ma, come leggiamo dalle dichiarazioni dei suoi leader, al momento appare difficile che accada.

Mentana: entro l'anno elezioni anticipate

A questo scenario si allaccia il commento, che sa di profezia, di Enrico Mentana, il direttore delle news di La7.

Poche ore fa ha espresso la sua convinzione attraverso la sua pagina Facebook: entro la fine di quest'anno si tornerà al voto. Secondo l'esperto giornalista, non si arriverà a nessuna maggioranza. A suo parere, sembra davvero difficile un accordo tra i due vincitori, Di Maio e Salvini e nessuno di loro potrà avere l'appoggio del PD. Secondo Mentana, se i democratici cedessero i loro voti, perderebbero ulteriormente consenso, rischiando addirittura l'estinzione.