Tra bufale congegnate in modo da sembrare reali e fake news post elettorali, si rischia di perdere di vista la realtà. In queste ore su Whatapp sta circolando un finto modulo con il logo dell'Inps per accedere al reddito di cittadinanza. E ancora: in Rete c'è un falso tweet di Poste italiane in cui si afferma che negli uffici postali italiani sono disponibili e possono essere ritirati i moduli per la richiesta della misura promessa dal M5S. Ed è stata montata la notizia che al Sud e non solo, i patronati sarebbero stati presi d'assalto da chi chiedeva il sussidio.

Invece è vero che il sindaco di Marino, comune dei Castelli Romani ha varato un provvedimento che anticipa eventuali iniziative di un futuro governo pentastellato.

Burle on line

Il servizio di messaggistica online di Whatapp non è nuovo alle fake news. In questo caso, la burla è attualissima sulla scia delle elezioni appena concluse: un finto modulo dell'Inps per fare domanda e accedere al reddito di cittadinanza. Ma la beffa si riconosce dalla sigla del modulo 'NTGF' che sta per 'Nun teng genio e fatica', espressione napoletana che significa 'non ho voglia di lavorare', e perché chiede di dichiarare sotto la propria responsabilità di non lavorare, di non aver voglia di lavorare e di credere in Babbo Natale.

Contemporaneamente, circola un falso tweet di Poste italiane, anche in questo caso con loghi e colori proprio dell'azienda così da rendere la fake news più credibile, in cui si dichiara che negli uffici postali italiani sarebbero disponibili i moduli per fare richiesta del sussidio. La smentita di Poste Italiane è stata pubblicata sui social dalla polizia postale.

Pura goliardia, trattandosi di un provvedimento per ora ipotetico e virtuale mancando i numeri per un governo cinque stelle.

La bufala dei Caf presi d'assalto

Alcuni giornali hanno descritto scenari apocalittici: assalto ai CAF da parte di folle di cittadini che chiedevano i moduli per ottenere il reddito di cittadinanza. A Giovinazzo in Puglia, comune che sarebbe stato invaso da orde di richiedenti, in realtà si sono presentate a un Caf una ventina di persone sotto la soglia di povertà che già vi si recavano prima del voto per presentare le domande sul reddito di dignità pugliese e sul reddito di Inclusione.

C'è anche chi, convinto fosse già attivo, ha manifestato interesse e chiesto informazioni. Non c'è stato l'assedio raccontato da alcuni mezzi di informazione, ma la misura di previdenza sociale che non c'è, ha spinto da lunedì una ventina di persone al giorno a recarsi a un Caf di Torino Mirafiori per avere informazioni. Non sapendo dare risposte quel Caf ha appeso in bacheca un messaggio in cui è scritto: "Per il reddito di cittadinanza rivolgetevi al movimento 5 stelle", con tanto di numeri telefonici. "Non vogliamo diventare gli antipatici del quartiere. Ho cercato su internet il riferimento del Movimento 5 stelle a Torino e ho pensato che loro sapranno dare le risposte", ha detto la responsabile del Caf Cristina Ribolla.

Il caso di Marino

A Marino comune dei Castelli Romani il sindaco Cinque Stelle, Carlo Colizza, ha varato il regolamento sul reddito di cittadinanza in anticipo su eventuali provvedimenti di un futuro governo nazionale. Riguarda una fascia di età tra i 43 anni e i 58 esclusa dal reddito di inclusione sociale previsto dal Governo. Interessa circa 600 nuclei familiari considerati sotto la soglia di povertà. I beneficiari, disoccupati, iscritti da almeno un anno al Centro per l'impiego, e residenti nella città dei Castelli Romani almeno da cinque, potranno usufruire fino a un massimo di 600 euro, dovranno però impegnarsi a trovare un lavoro anche attraverso i Centri per l'impiego e partecipare a corsi di formazione professionale suggeriti dal Comune. La delibera è on line da qualche giorno.