Nella guerra in Siria l'unico dato di fatto certo è che gli ispettori internazionali incaricati di verificare gli effetti dell'attacco chimico non sono ancora sul campo. Addirittura si parlerebbe di una situazione di ostacolo per la loro stessa sicurezza. Al netto delle parole rassicuranti la verità è che nessuno sembra intenzionato a far luce su questa vicenda. La causa scatenante dell'attacco missilistico resta dunque sospesa tra propaganda militare e fake news. Anche nell'epoca di internet le notizie che vedono fronti contrapposti risultano totalmente differenti, lasciando tante ombre e pochissime luci in un contesto fin troppo complesso e in una guerra che non accenna affatto a risolversi con iniziative diplomatiche di pace.
Attacco chimico falso?
Sul fronte siriano c'è addirittura chi parla di una messinscena, parola che viene rimbalzata ripetutamente anche dai massimi vertici russi che annunciano ripercussioni sugli Stati che hanno deciso di operare un'azione unilaterale su una nazione sovrana aggredendo di fatto la Siria senza un motivo universalmente condiviso e senza alcuna certezza. Su internet spuntano post e video che mostrano quanto le immagini possano essere manipolate ad arte per impressionare le persone. Nell'epoca di internet, dove si pensa erroneamente che ogni cosa sia dimostrabile con una telecamera, riferendosi a scenari di guerra diventa tutto più complicato. C'è chi arriva a dubitare persino dell'esistenza di persone coinvolte realmente, raccontando di una troupe televisiva giunta sul posto con attori e figuranti pagati per inscenare i sintomi di un attacco chimico per poi giustificare un'azione militare USA spietata.
Tra le ipotesi c'è quella di una bomba al cloro
Sono stati intervistati numerosi medici, esperti e politici occidentali facendo visionare le immagini e le riprese che sono state diffuse. In molti concordano sul fatto che difficilmente si è trattato di un attacco col temibile gas Sarin. I corpi delle vittime, infatti, non erano in preda a convulsioni, caratteristica che invece si è notata in altre circostanze precedenti dopo l'utilizzo di questa pericolosa arma.
Gli addetti ai lavori ipotizzano l'impiego di una bomba al cloro, una sostanza in grado di soffocare le persone riempendo i polmoni ed impedendo di respirare.
Armi di distruzione di massa
Nel terzo millennio cosa può scatenare una guerra provocando l'indignazione generale? L'unico fattore che smuove le coscienze resta l'utilizzo delle cosiddette armi di distruzione di massa.
Il rischio concreto però è che questa diventi sempre più una scusa per agire preventivamente scavalcando i pareri degli organismi internazionali. Non bisogna mai dimenticarsi la fake news gigantesca su Saddam Hussein. L'invasione dell'Iraq alla ricerca delle armi di distruzione di massa era solo un pretesto basato su una notizia che poi si è rivelata falsa. Sulla Siria, nella valutazione delle notizie che ci arrivano sia dalla parte di Bashar al-Assad sia dalla parte di Trump, bisogna essere sempre molto cauti valutando attentamente le fonti e le prove.