In sintesi ecco i punti salienti del contratto di Governo stilato tra Movimento 5 Stelle e Lega Nord: niente uscita dalla euro zona, certe richieste alla Banca Centrale Europea, si pensa a uno stop della Tav, si va avanti con la flat tax, reddito di cittadinanza, immigrazione clandestina e sicurezza. Passato ai voti della piattaforma Rousseau e i punti si suddividono tra Lega e M5stelle.
1) Sanatoria per in debito in Europa
Sul debito sanatoria da 250 miliardi di euro ovvero con prima cosa l’eliminazione dei titoli di Stato italiani dalla Bce anche se sfumata in partenza con l’auspicio solo di ridurre il debito pubblico, aumento reddito pro-capite e riformulazione impegni europei.
2) Nessuna uscita dall'euro zona
Da rivedere trattato Ceta sul libero scambio, rivalutazione del Made in Italy con sanzioni più severe oltre a rivedere le assegnazioni per l'Italia dei fondi europei che sembrano sfumati.
La Flat tax sarà di due aliquote scaglioni dal 15% al 20% per persone fisiche, giuridiche e imprese e famiglie con una deduzione di 3 mila euro per i redditi più bassi.
4) Stranieri
Indurimento delle sanzioni nei confronti dei non regolari, la formazione di registri di culto per osservare le comunità islamiche e la fine dei campi Rom e tolti i diritti su sconti per gli asili per i residenti da cinque anni.
5) Aiuti economici a disoccupati
Si spenderanno 17 miliardi di euro all'anno, con vincolo non oltre i due anni e con un contributo di 780 euro a persona grazie il Fondo sociale europeo da approvare applicando con 330 milioni.
6) Opere pubbliche
La Tav, ovvero il treno alta velocità fra Torino e Lione sarà sospesa come voluto dalla maggior parte della popolazione della Val Susa in quanto, da studi ambientali effettuati in loco, l'impatto sarebbe troppo alto per gli abitanti del luogo e le facilitazioni economiche della galleria inferiori di gran lunga alle reali prospettive sperate.
Conclusioni
Per molti luminari universitari questo contratto, a loro detta, è “sia acostituzionale che anticostituzionale”. Contratto tra diritto costituzionale italiano e quello europeo, come il ritorno in magistratura per chi è stato eletto parlamentare, infine sul diritto alla privacy per le religioni. Infine la copertura per tutto ciò non sarebbe pienamente supportata dalle risorse messe in campo come la riforma totale e non graduale della legge Fornero.
Il nome di Conte e stato designato come Presidente del Consiglio a 'Progetto' ma stanno uscendo incongruenze sul suo cv, anche se notizia di oggi che Mattarella gli ha conferito l'incarico di Presidente del Consiglio, ora i ministeri. Chi vivrà vedrà.