Poche ore fa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo un lungo incontro, ha conferito l'incarico di Premier a Giuseppe Conte, il candidato designato da Luigi DI Maio e da Matteo Salvini. Negli ultimi giorni, stampa e social hanno fatto letteralmente le pulci al professore e hanno individuato alcune, chiamiamole così, imprecisioni nel suo cv; pare, infatti, che Giuseppe Conte non abbia mai frequentato né la New York University né la Duquesne University di Pittsburgh. Il suo lungo curriculum vitae presentato alla Camera dei Deputati, però, conterebbe oltre a "imprecisioni" e/o variazioni sul tema, anche alcuni 7 errori molto gravi, che, chi cerca lavoro non dovrebbe mai commettere.

Un esperto di CvPro, il business manager Walter Sinigoi, lo ha analizzato con attenzione e li ha evidenziati in un'intervista per Business Insider Italia.

I 7 errori del CV di Conte

Secondo l'analista (fondatore della famosa piattaforma CVPRO, innovativa startup che offre servizi di scrittura e/o revisione del cv) il curriculum che il neo premier ha presentato nel 2013 alla Camera dei Deputati per candidarsi al consiglio di presidenza della giustizia amministrativa era troppo lungo: ben 12 pagine! È vero che da una figura istituzionale ci si aspetta un cv corposo, ma forse Conte ha esagerato. E, in proposito, Sinigoi, fa notare che il curriculum vitae di Barack Obama non superava le 2 pagine.

Il nuovo Presidente del Consiglio, inoltre, avrebbe dimenticato di inserire un un sommario iniziale (dieci righe al massimo) dove vengono riassunte le sue principali competenze.

Una mancanza davvero grande, secondo l'analista.

Sinigoi ha analizzato anche il percorso biografico di Giuseppe Conte e, con la matita rossa, ha segnato una frase - inserita nella prima parte del documento - relativa alla “maturità classica ottenuta con votazione sessanta/sessantesimi”. Esiste, infatti un "ordine del contenuto raccomandato" e gli elementi importanti di un CV, come precisa il fondatore di CvPro, sono sempre quelli contemporanei e, per questo motivo, andrebbero messi per primi.

Il prof. Conte, nel suo cv, ha riportato diverse esperienze piuttosto brevi. Meglio non abbondare con "la carne al fuoco" e limitarsi ad esporre, in maniera precisa, solo le esperienze fondamentali (meglio evitare il singolo seminario/convegno a cui si è partecipato).

Sinigoi fa poi notare che alcune frasi utilizzate dal Premier risultano poco adatte.

L'analista fa notare, a titolo d'esempio, il generico "perfezionamento degli studi all’Università di New York". Conte avrebbe dovuto specificare il nome del corso frequentato, il settore che ha approfondito o, almeno, l'attestato ottenuto.

Un curriculum, inoltre, dovrebbe essere scritto in prima persona (così, infatti, si dà l'idea di essere protagonisti del proprio percorso). In alternativa, si dovrebbero elencare, semplicemente, le proprie esperienza. Conte, invece, ha fatto una scelta inusuale: utilizza la terza persona.

Infine, l'ultimo errore commesso dal nuovo Presidente del Consiglio, riguarda il template grafico. Quello utilizzato risulta istituzionale, ma decisamente poco innovativo. Per Sinigoi, al giorno d'oggi, è fondamentale far percepire il possesso di buone competenze tecnologiche utilizzando keywords capaci di ottimizzare il cv nei motori di ricerca,