Settantadue anni fa gli italiani per la prima volta dopo oltre vent'anni di dittatura e miseria avevano l'occasione di scegliere il proprio destino. Era il 2 giugno del 1946 e con un referendum si decideva se mantenere monarchia costituzionale o mandare via gli odiati Savoia. Vinse la Repubblica.
Le tensioni superate con il M5S
Ogni anno per l'occasione si celebra una grande festa. Quest'anno essa stava per assumere un carattere di protesta per le tensioni degli scorsi giorni sulla decisione di Mattarella di non accettare Paolo Savona come ministro dell'Economia.
Il leader del movimento 5 Stelle aveva anche organizzato una manifestazione contro il Presidente delle Repubblica. Ma con la rinuncia di Luigi Di Maio all'impeachment e invece la formazione del governo Conte gli animi si sono calmati e non ci sarà alcuna protesta.
'Uniti per il paese'
Il Presidente Sergio Mattarella ha scelto come motto della giornata la frase "Uniti per il Paese". In un periodo storico in cui l'Italia sta uscendo a fatica da una disastrosa crisi economica che ha cambiato il volto del pianeta e i suoi assetti geopolitici, Mattarella intende richiamare gli Italiani al coraggio per non vacillare in questi anni di instabilità per evitare ogni tipo di regressione civile.
Programma del 2 giugno
Le celebrazioni si terranno nella capitale e inizieranno con il consueto tributo al milite ignoto. In seguito il Capo dello Stato si recherà lungo i Fori Imperiali per assistere alla suggestiva parata militare dove i principali reparti dell'Esercito sfileranno davanti alle più alte cariche dello Stato.
Anche le forze di polizia della Repubblica, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Protezione civile e la Croce rossa italiana parteciperanno alla marcia, insieme a soldati dell'Onu, della Nato, dell'Unione europea e di reparti multinazionali. Prima della parata una gigantesca bandiera tricolore di 1600 metri verrà srotolata sul Colosseo.
Curiosità storiche
La rituale parata non si è sempre svolta a Roma. Nel 1961 infatti, per celebrare il centenario dell'Unità d'Italia, si è svolta a Torino capitale d'Italia nell'anno dell'unità. Anche il giorno non è stato sempre fisso. Nel 1977 per fronteggiare la crisi economica nella quale versava il paese si decise di festeggiarla la prima domenica di Giugno per diminuire i costi sociali.
Anche la parata non si è sempre svolta come di consueto. Nel 1976, in seguito ad un violento terremoto che aveva colpito il Friuli, fu evitata per disporre i soldati nei territori interessati e aiutare la popolazione. Fu addirittura sospesa per sei anni di fila, dal 1977 al 1983 (per evitare spese di denaro superflue in un paese, all'epoca, in piena crisi economica) e poi in seguito per ben dieci anni, dal 1989 al 1999.