Continua il botta e risposta mediatico tra il vicepremier Matteo Salvini e Roberto Saviano su alcuni temi caldi del governo e dell’Italia, quali l’immigrazione e l’introduzione dello ius soli. Questa volta l’attacco avviene nel palinsesto della Rai, durante il programma "Agorà". Il ministro dell’Interno si dimostra scettico circa l’utilità della scorta per l’autore di "Gomorra", criticandolo per il fatto di passare la maggior parte del suo tempo all’estero. È una dura replica alle parole dello scrittore che nei giorni precedenti a "Radio Capital" e sul giornale britannico "Guardian" aveva sostenuto la sua idea di un Salvini propagatore d’odio e pericoloso per i diritti civili.

Le parole del vicepremier appaiono come un avvertimento proprio in seguito al pesante giudizio di Saviano circa la chiusura dei porti per l'Aquarius e le altre navi Ong, oltre all’idea di procedere alla schedatura dei rom.

La replica dei dem e la solidarietà verso Saviano

Immediata la replica a sostegno di Saviano da parte di alcuni esponenti del Pd tra i quali gli ex ministri Graziano Delrio, Marco Minniti, e l’eurodeputata Pina Picierno. L’ex ministro delle Infrastrutture e dei trasporti risponde a Salvini annunciando di voler rinunciare alla propria scorta piuttosto che lasciarne privo Saviano. Ancora Minniti, dichiara l’importanza e la complessità della protezione dello scrittore, sostenendo che in questi casi si tratta di situazioni delicate che non possono e non devono essere sostenute così grossolanamente in televisione.

La protezione dello Stato in casi come quello di Saviano deve essere apolitica e andare oltre le simpatie e le antipatie. Altre parole di solidarietà nei confronti del giornalista napoletano arrivano da Pina Picierno, che sottolinea duramente l’abitudine reiterata di Salvini di minacciare con facilità chi non la pensa come lui.

L’eurodeputata continua etichettando la dichiarazione del vicepremier come un abuso di potere che un uomo delle istituzioni non può permettersi in un paese civile, consigliando a Salvini di scusarsi e addirittura dimettersi.

La scorta di Saviano

Nelle dure risposte alle parole di Salvini viene lodato il ruolo di Saviano quale avversario delle mafie, e uomo, scrittore e giornalista impegnato a combatterle aspramente.

Lo scrittore è posto sotto la protezione dello Stato dal 2006 per via delle minacce dei camorristi, dopo le denunce indirizzate al clan dei Casalesi e ancor di più dopo la pubblicazione del romanzo-reportage "Gomorra", best-seller internazionale tradotto in più di 50 Paesi nel quale racconta l’impero economico della camorra.