Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, non perde occasione di sollevare polveroni mediatici e di spaccare l'opinione pubblica. La sua ultima proposta relativa ai rom, però, è assolutamente contraria alla Costituzione Italiana, ragion per cui stavolta dopo la stoccata ha dovuto necessariamente correggere il tiro. Il titolare del Viminale aveva reso nota la preparazione di un dossier sulla 'questione rom in Italia'. "Occorre vedere chi e quanti sono e rifare il censimento", rendendo ancora più infelice la sua dichiarazione quando ha sostenuto che "se gli stranieri irregolari vanno espulsi, i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa".
Troppo, perché non ci fosse una pronta replica supportata però dalla fondamentale normativa dello Stato. In Italia la Costituzione vieta un censimento su base etnica. "Il ministro dell'interno non sembra informato - afferma Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione nazionale rom e sinti - e vorrei ricordargli inoltre che i rom italiani sono presente nel nostro Paese da oltre mezzo secolo".
La pronta smentita
Rendendosi probabilmente conto di averla sparata grossa, Salvini ha dunque corretto il tiro. "Non è nostra intenzione schedare nessuno, vogliamo solo fare una ricognizione dei campi rom per valutare la situazione. Il nostro obiettivo è tutelare i minori, tanti bambini ai quali non viene permesso di andare a scuola, oltre che controllare in che modo vengono spesi i finanziamenti europei".
Sulle prime, il M5S aveva preso le distanze da quanto dichiarato dal ministro dell'Interno. In seguito Luigi Di Maio ha commentato positivamente la smentita del collega vicepremier. "Se una cosa non è costituzionale, allora non si può fare. Sono soddisfatto che Salvini abbia smentito questa ipotesi". Ha poi citato l'attuale questione immigrazione che ha visto Salvini nell'occhio del ciclone praticamente tutti i giorni dopo la vicenda Aquarius.
"Occuparsi di immigrazione va bene, ma prima penso sia il caso di occuparsi di tanti italiani che non possono mangiare". Contro il ministro dell'Interno diverse prese di posizione nette da parte del centrosinistra. "Ieri i rifugiati, oggi i rom, domani le pistole per tutti", ha scritto in un tweet l'ex premier, Paolo Gentiloni.