Parte la partita sulla presidenza delle commissioni all’interno dell’assise regionale della Campania. Passaggi che di tecnico hanno davvero poco, e che di fatto ridisegneranno assetti, alleanze e future prese di posizioni politiche degli esponenti del Consiglio regionale campano. L’iter del nuovo assetto delle commissioni è partito subito dopo l’ingresso in giunta di Antonio Marchiello, che ha ottenuto la delega alle attività produttive e poco dopo la decisione di Lello Topo di optare per il Parlamento. Topo, renziano di ferro ed esponente di peso del Pd campano, lascia la presidenza della commissione Sanità, poltrona che pare fare gola a molti esponenti Dem, e non solo.
Vincenzo Alaia, esponente di Scelta Civica, sarebbe molto interessato a ricoprire il ruolo presidenziale all’interno della commissione, posizione gradita anche agli ex bassoliniani Antonio Marciano e Gianluca Daniele, tra i Dem più attivi nella richiesta di nuovi incarichi che darebbero loro notevole spazio.
Eppure, secondo fonti interne a Santa Lucia, a spuntarla potrebbero essere altri due esponenti democratici: Enza Amato e Bruna Fiola, attualmente ai margini del partito e che potrebbero, con tale carica, riposizionarsi agevolmente all’interno della piramide gerarchica dei dem campani. La decisione, nonostante le prese di posizione interne al Pd e fuori dal partito di Martina, spetterà al governatore De Luca e al capogruppo democratico Mario Casillo.
Entrambi dovranno dare il benestare sulla procedura di riqualificazione dell’assetto delle commissioni, attraverso la nomina di nuovi presidenti.
La mappa delle componenti democratiche in Campania
I consiglieri Dem campani, a differenza del loro governatore, sono da sempre espressione dichiarata o quanto meno poco celata di esponenti nazionali che coordinano componenti politiche al Nazareno.
Antonio Marciano e Bruna Fiola fanno capo al reggente Maurizio Martina, mentre l’ex sindacalista CGIL Gianluca Daniele, un tempo legato a Guglielmo Epifani, ora organico a LeU, pare si sia avvicinato alle posizioni di Michele Emiliano.
Antonietta Ciaramella è legata politicamente al senatore Gianni Pittella e all’area sindacale della UIL, ma è molto vicina anche a Berardo Impegno, ex capo componente della Quercia campana, e all’europarlamentare Andrea Cozzolino.
Loredana Raia, attiva in commissione terra dei fuochi, bonifiche ed ecomafie, è organica ai renziani che fanno capo a Lorenzo Guerini. Mario Casillo, Stefano Graziano e Nicola Marrazzo, attualmente presidente della commissione Lavoro e attività produttive, sono invece renziani di ferro e legati direttamente all’ex premier.
Mario Casillo, leader silenzioso ma di peso
In regione, nonostante la gestione ferrea di De Luca, a detenere un peso politico notevole è sicuramente il capogruppo Mario Casillo. Primo degli eletti tra le file dei Dem alle elezioni del 2015 e al suo secondo mandato, Casillo è un politico silenzioso ma molto attento alle dinamiche politiche campane, tanto da vantare grandi doti diplomatiche.
Doti che gli consentono di mediare quotidianamente con il Governatore, ma anche con il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, con il quale Casillo ha un patto di collaborazione e rispetto all’interno dell’assise della Città Metropolitana.
Casillo, dirigente Telecom, è laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni e vanta un dottorato di ricerca "Science and technology management" presso il dipartimento di Ingegneria economico-gestionale della Federico II di Napoli. Requisiti che da tempo lo spingono a chiedere un ruolo significativo in giunta, in qualità di assessore ai Trasporti. Casillo è di certo un leader riservato ma di estremo peso, soprattutto dopo l’uscita di scena in Campania da parte di Lello Topo.