Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook in cui annuncia la volontà del governo giallo-verde, formato da M5S e Lega, di rescindere il contratto di leasing di un Airbus A340-500, stipulato dal precedente esecutivo guidato da Matteo Renzi (2014-2016). Velivolo destinato ad essere utilizzato per i cosiddetti ‘voli di Stato’ che molti hanno imparato a conoscere con la denominazione di Air Force Renzi. Un inutile spreco di denaro pubblico, secondo il premier, e un risparmio di centinaia di milioni di euro per i cittadini italiani.

Conte non pronuncia assolutamente il nome di Renzi, ma il senatore del Pd si sente comunque chiamato in causa. Tempo pochi minuti e l’ex inquilino di Palazzo Chigi decide di cinguettare su Twitter una risposta al vetriolo. Rifiuta seccamente l’accostamento di quell’aereo al suo nome, dato che, a suo dire, non ci è mai salito, e accusa gli avversari politici di propagandare quelle che definisce “bufale” sul suo conto.

Giuseppe Conte annuncia la rottamazione dell’Airbus

Il premier Giuseppe Conte decide di dare uno di quei segnali di cambiamento più volte annunciati dal M5S e non ancora divenuti tangibili. L’annuncio della prossima rescissione del contratto di affitto dell’enorme Airbus, siglato dal governo Renzi, va esattamente in questo senso.

Una decisione definita “sacrosanta” e meno che mai “simbolica” che, scrive Conte, rappresenta un taglio degli sprechi di “denaro pubblico” per scopi definiti, senza giri di parole, “inutili”. Insomma, spiega il capo del Governo, una “operazione del tutto vantaggiosa”, visto che soli 8 anni di noleggio sarebbero venuti a costare ben 150 milioni di euro.

Con l’aggravante che il mega aereo non è stato “quasi mai usato”. Conte racconta di essersi mosso sin dal primo giorno del suo insediamento per cercare il modo più veloce per arrivare alla rescissione del contratto dell’Air Force Renzi. Un “capriccio” molto costoso che “non serve” e a cui dice di rinunciare “molto volentieri”.

La reazione di Renzi

Il post di Conte ha evidentemente colpito nel segno perché, come detto, a distanza di pochi giri di orologio, il suo predecessore a Palazzo Chigi ha deciso di rispondere con un altro post, questa volta affidato a Twitter. Matteo Renzi comincia subito col puntualizzare che la definizione ‘aereo di Renzi’ (non utilizzata da Conte, ma molto diffusa sui social) non è niente altro che una bufala propagandata da “disperati”.

L’attuale senatore del Pd smentisce con nettezza che l’Airbus A340-500 fosse destinato alla sua persona, nelle vesti ovviamente di presidente del Consiglio, ma a non meglio precisate “missioni internazionali delle imprese”. Insomma, taglia corto l’ex segretario Dem, “io non ci ho mai messo piede”.